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conchiglie; e clic Scilla, nel 1G70, scrisse un libro sopra i fossili della Calabria khc^eora è pregato per le sue belle incisioni. Può dirsi italiano i lande nÌ colo Stenone (1638-168,; che, danese di nascita, professò anatomia evadeva e visse la pm Urte de'suoi giorni a Firenze, ove si fece cattolico, e fu poscia mete e vescovo in partibus. Stenone dalla diversità degli avanzi delle cCchX e de pesci trovati nel e montagne, e dalla diversità degli strati in cui giacevano argomento la diversità dell'epoche in cui erano vissuti giacevano,
tpTln^' ItaM questo modo erano entrati nelle grandi vie della scienza ; e vi si tennero per lungo tempo, finché furono sopraffatti dalle teorie di alcuni stranieri lo credo che le politiche divisioni, le quali hanno tolto all'Italia di avere un centro comune in cui si raccogliesse™ tutte le forze intellettuali della nazione I nomi di I) nrl decadimento, se non degli studii, della nostra gW
di hZXc M ZVr-mb°IJt; montVMurchison,'Lyell, hanno oscurato i nomi
lencSl f Vl°Tnm A-dUm% dÌ Albert° F°rtÌS' di GiusePPe
stranteri. Pnmi m Eui'°pa sperono via ai più fortunati
IDl™?d0 Mr(J687'1764)- di S--Vit0 1 te, colla sua opera Sui
ci o&tacei ed altri corpi mirini che si trovano nei monti, edita nel 1740 nella
ltIneSPchtf 81VT deVSOlleVameUtÌ rlcaQÌcÌ> P™« le d o 11 r in e d e 11 'i n g1 ese UJtton, che combatteva l'opposta scuola nettuniana di Werner Questa teoria
Locata a tanto sp endere dal De Buch, dall'Humboldt e d7 Beaumon? Tun
rovato italiano, da cui l'autore non ritrasse che contraddizioni e dileggi mentre
anta gloria ha procurato ai discepoli. Trovo nelle lettere dello StellfnV che un
Giuseppe Costantini di Venezia assalì il Moro con ogni guisa di per JnB ingiurie
non bastandogli l'aver detto che nell'opera di lufsofo Tanto'grO 2
llihiTJTà:1 rnt; primarii,e secondarii cbe ^^eàBiiat^^
i nocchi. Il modesto e timido naturalista si raccomanda allo Stallini, perchè induca i procuratore Emo a penare l'insolenza dell'avversario. Anche il C ' .
de SandeeF iX ^ non rende pieno onore alla memoria
lei glande Iriulano; e cosi se gli stranieri disconoscono le nostre glorie, è più peccato nostro che loro. 6 ; ^
ArdulTmU^TQ^V nqUa!Che I°lta ,rSeratc dd M°r°> 11 Ver0nesc
Arduino (l,14-179o) di Caprino, che nell'indagare l'origine delle montagne pri-m rive, dei monti secondarii, delle colline terziarie e delle più recenti pianur' ,m,etteva l'azione d'altre forze sotterranee e non de'soli vulcan Fu prime a
Tlcuniref, '} f^Tf idd VÌCeftÌn0; 6 Prim° dichia- denti di coccodrillo alcuni frammenti fossili da lm raccolti nella stessa provincia presso la Favorita
Percorrendo più che non avea fatto il Moro i monti dell'Italia superiore'Tir.
. imo addito in essi le vestigia di antichi vulcani; e molti luoghi divenuti famosi
ella scienza. ebbero nell'Arduino il loro primo visitatore. Intelletto vasto e cuore
ltnl lT^ P 1Q° nVOlSe 16 fì? ÌmmCnSe c°gnizioni nelle scienze naturali al bene del paese: 1 asciugamento delle paludi veronesi, la cura dei boschi pubblici
e la coltivazione del canape per gli usi della marina, la preparazione del ferro pei (avori di getto, le piante marine per la fonderia dei vetri/ le miniere di allume e di vetriuolo nell Istria, le differenze dei sali, e le miniere de' metalli e del carbon tossile, gli furono costante argomento dL viaggi, di consulti e di analisi chimiche. L Arduino e di quegh uomini a'quali pensando non si sa se sia maggiore la no-tra ammirazione o l'affetto. 00
^nlntBrt0iFi°7 7iS ^l1.-1803) ^-agostiniano di Padova, cominciò la sua carriera geologica nel 1771 col viaggio nell'isola di Cherso ed Oserà nel golfo del Quar-Hero ove qualche naturalista avea detto trovarsi in copia ossa umane petrificate. Il Fortis ammise allora il fatto, del quale dubitò con ragione alcuni anni' appresso. Are anni dopo percorse i monti e le coste della Dalmazia non da semplice geologo, il suo Viaggio in Dalmazia fu tradotto in tutte le lingue di Europa. Fab-zanella.
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