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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   242 CAP0 1V-
   italiana è divenuta il codice dei farmacisti in Italia; eome pregevoli sono gli altri suoi libri: Dizionario di scienze industriali, Manuale di chimica analitica, e un Manuale de' medicamenti. Fondò in Livorno il laboratorio de' prodotti chimici Contessini-Orosi che tiene il primo posto in Italia. .
   Faustino Malaguti (1802-1878) di Bologna fece le sue prime esperienze Iella officina del padre eh'era chimico farmacista. Esule nel 1831, ebbe in Parigi benevola acco; lienza dal Gay-Lussac e da altri ehimiei francesi, per cui venne ammesso alla scuola politecnica. Entrò professore nella celebre manifattura di Se-vres e dopo splendido esame nel 1850 fa eletto professore di chimica nella Università di Rouen. Il Malaguti con Laurent, Dumas e Regnault fu annoverato fra i primi chimici della Francia pc' suoi studii sull'azione del cloro sugli eteri e del l'acido nitrico sulle sostanze organiche. Fece studii diligenti sugli acidi mucico, sacculmico e canforico. Le sue Lezioni di chimica generale e quelle di chimica aqraria fanno testo. Furono tradotte in italiano dal professore Selmi. Sono pure pregevoli le sue Ricerche sull'associazione dell'argento ai minerali metallici.
   ° Sebastiano Purgotti (1799-1879) di Cagli nella marca di Ancona Professore nella Università di Perugia, rese quel laboratorio di chimica un modello alle altre scuole italiane. Fu primo in Italia a seguire la teoria atomica secondo il concetto di Dalton e ad illustrarla con esperimenti condotti con la più fina sagacia, bi guardò sempre dal mescolare le questioni metafisiche alle ricerche chimiche, bono assai riputati il suo Trattato di chimica applicata specialmente alla medicina e
   all'aqricoltura e gli Elementi di matematica. _
   I nomi di Franeeseo ed Antonio Selmi, di Stanislao Camzzaro, di Sebastiano De Luca, di Egidio Pollacci, di Carlo Tonini e di Ascanio Sobrero sono la odierna
   gloria della chimiea in Italia. .
   L'idraulica è scienza italiana. Torquato Tasso nella bellissima lettera al conto Ercole Contràri, paragonando la natura dei fiumi della Franeia con quelli dell 1-talia non taeeva i danni ehe i nostri fiumi cagionano colle inondazioni; e notava come il Po stesso presso Ferrara sia dannosissimo, in modo che toglie talora all'uomo il frutto delle sue fatiche e delle speranze di molti anni La valle intcriore del Po può dirsi che fosse la culla di questa scienza, per la quale ì matematici, cavati dai loro ritiri, come dice il Parini,
   con feri dicchi Stavan contro i gran letti; o di pignone Audace armati, spaventosamente . Cozzavan con le piene, e giù attraverso Spezzate, dissipate rovesciarono Le tetre corna, decima fatica D'Ercole invitto.
   Nel secolo scorso la questione agitata tra Ferrara e Bologna sull'immissione del Reno nel Po fu l'Elena di una guerra combattuta fra i più chiari idraulici della Penìsola, eome ho già più volte notato; e la conservazione delle lagune di Venezia e di Chioggia esercitò da remotissimi tempi i più esperti ingegneri della Repubblica.
   Fra gli scolari di Domenico Guglielmini, l'immortale autore Biella natura dei fiumi, fu Bernardo Zendrini (1679-1717) di Valcamonica nel bresciano. Educato da tanto maestro, il Zendrini fu scelto dalla città di Ferrara a difendere le sud ragioni contro i Bolognesi che volevano liberarsi dalle acque del Reno col gettarle nel Po. In quella contesa egli raecolse gli elementi della sua opera Leggi e fenomeni delle acque correnti, che pubblieò nel 1741. La Repubblica di Venezia lo chiamò alla difesa della Laguna contro le invasioni del mare; e le digbe di viva pietra, dette i Murazzi, ehe emulano quelle dell'Olanda, furono proposte e condotte a termine dal Zendrini. Ebbe compagno Eustachio Manfredi nel liberare