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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   capo iv. i jj
   come prodotti della putrefazione di animali e di vegetali sepolti ah anti™ quelle montagne; e qo\V elettrometro eonducendo 6 e S ^
   E du tniir^f61 C nCbK d0lle pipsgie' dell'aHa — e dcllfvapP ro a d Ih IX a CQ e osservazioni mostrò quanta parte di elettricità traggano 7p corpi sciolti in vapore; elettricità ehe si aduna nelle nuvole La grand ne, 1 aurora borea e, la dilatazione dell'aria furono oggetto delle sue sitali neerche; quai . o alla dilatazione dell'aria il grande Arago potè dire he il itg
   pciTuanonti ° ltdian° ^^^ ^^ a ttttti 1 permanenti e
   zio.P fST geya SU,° fine: lNaPoleone Bonaparte imbrigliando la Rivoluti.,ne ti arnese, preparava il nuovo assetto politico dell'Europa, quando il Volta coli invenzione della pda strappava alla natura una delle maggiori sue forze ed assoggettavala al servizio della seienza e dell'industria. La scoperta del Galani
   Uri!* t?^ ^ Che ^F^P' consta eoi prtf™
   ilo noXf^/l'1 lt    era che 1 ordinaria elettricità. Gli organi degli animali, secondo lui non
   fcdolo :tec ToCGaC,°ndUttr e!le +POtran° anC0 --voratori SeLlSc^
   O'altro mZn ^ dl?1    a *r0 m.eH a11 esterno dei muscoli eccitavano la contrazione. I tìsici di Eu-,P,dly'Sl m f®. cafF f^ono testimonii di una eontesa scientifica trattata non l'on n one d?°V T ™ fomento o cortesia di maniere; vinse finalmente
   con un solo .IllTn S ^ ° COntrazioai della difficilmente si aveano
   Gi m^oir Jr Tntne ^v°lmente si ottenevano con un cerchio composto
   d va nf ne6 don    felrica XKT ' ,ma niet h' 6 Che ^UGSt0 PrinciPio do™™ ^sere di natura Mt«ÌE' P le sostanze isolanti ne arrestavano la trasmissione. Viveva allora n formo un egregio tisico, l'abate Anton-Maria Vassalli-Eeandi (1761-1825), che in fI klin M fisica sperimentale aveva aecolte le dottrine del Beccarli e del ,fkl1'' .ed a,aa tratti dalla meteorologia utili insegnamenti all'agricoltura e alla medicina. Il Volta nel 179-1 scrisse al Vassalli ess°ere convinto che l'elettri-v ita, ai cui si disputava, non era da dirsi animale, sibbene metallica. Moltiplicò F1 esperimenti eoi mezzo del condensatore; raddoppiò il numero delle piastre per
   dell'elettrico. Se non fosse sta'ta la sua eroica pe^sf eranza S Te' forse non si aveva la scoperta; poiehè, posta una piastra di rame 'tlellJ, *re nZf? yic,eversa' Vlde non senza sgomento che non si aveva
   onda ilT' GnÒ nd V™™0™** di separare le piastre eon un corpo
   e. n lutto,e, ehe fu dapprima una carta bagnata, e vide sull'istante raddoppiarsi [ intensità elettrica. Niente gli fu più naturale che moltiplicare le piasti con fc.apporvi brandelli di panno bagnato, e si ebbe la pila. La prima fu eos utta in
   ?Z\ ir F,r J° nel ,1800' e fU colla vittoria di Marengo l'aurora d'una civiltà mova in Europa. Quali e quante svariate applicazioni si traessero dalla pila vol-,ica a me non tocca ripetere; Davy ed Arago la proclamarono il più meraviglilo stromcnto che gli uomini abbiano mai inventato, che ha più giovato alla
   ItSale Nel Chiml °hyt f^tronomia e' il microspie' allast a
   testìtufn Ifla0Yen;bre. df }801 11 Volta> aHa presenza dei membri
   lrv! tl nazl0nale K1™}? la sua S™nde scoperta; il eonsole Bonaparte assi-1, r: 7\ es?en^za' d Bl0t sottopose al caleolo gli elementi della pila e ne il-us io la teoria. L entusiasmo fu immenso; il Bonaparte, come membro dell'Istituto, propose die si coniasse una medaglia di oro, e la proposta venne accolta a pieni voti emolumenti ed onori gli piovvero d'ogni parte di Europa: la Società reale cL ,,ondra gli eomo una medaglia di oro col titolo al degnissimo. Il Volta in ^lovmezza avea coltivato le amene lettere e scritto buoni versi latini sopra sog-
   e eli'-T01 ° St° ÌU taUta gl°rÌa fU CSempÌ0 d'°-ni virfcù ^mestica