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mesa fallita al Belzoni di penetrare sino a Timbuctù. Il conte Pietro ,veBkft 1 • T>______ V n ri in AC P al sp.rvizio della marina di Francia, si propose, ne , <¦
IZcoloTséniogl ostacoli di quél clima o di quelle razze solvale.
Grandi speranze destò in Italia nel 1876 la spedizione nello Sctoah in Ab.-
del capitano Cechi, ch'era '^o nello Scio J co l, sped.^ J
Altri coedizione nelle regioni superiori del Nilo si lece aai cupucuj soccorso. Altra spedizione ^^ s , • • • i aia ti Mittpnooi tornato in
Gessi e dal lVIatteucci di Bologna nel principio del 1876. il Mattcucci tomaio
Ita ! mostrò come in que'paesi si potessero aprire commerci Jntaggiosi ali
\ tfficontato milanese promosse una spedizione geografica e co^e j
rlbissinia, coll'intendimento di giungere allo Scioah per altra via. Anche il Pia
^ rli T uéca vissuto alcuni anni in Abissinia, e tornato ultimamente m Italia,
% ìaccogUere qualche sussidio per un nuovo viaggio in quelle contrade, a cui
SÌ ' Abile ^tSLe'deile altrui scoperte con profonde vedute di etnologia d Adriano Balb7(1782-»48) di Veneziaf il quale nel 1821 pubblicava a Parigi i silo Atlante etnografico del globo, lavoro originale, in cui i popoli sono ficati se'ondo le loro lingue. Il suo compendio di geografia, nel quale fonda o fui dX scienza sulla° diversità divallate, è opera clasjca. Ampie aggiunte a lWa del Balbi fece il professore napoletano Giuseppe De Luca. Le sue dotte ricerche^ sopra una Carta marina da lui trovata nell'Archivio della Cava di inreni ha rivendicata all'Italia una gloria che fino allora si dava ai vecchi ilj
^^gli^K^^'in Italia giovò parimentii FrancesiJ Marmocchi 805-1858) di Poggibonzi in Toscana, di eui il Corso di geografa
sale il Corso d geografia storica e il Prodromo della storia natura* ot-saie, ii j y j ____________;n (iannM stendeva al Dizio-
¦umvei
Ir^t^ o^^^ns^ana di Emmanuele Repeiti, in cui le antichità e ll gloloWa de' luoghi hanno gran parte; la Carta della UcarM del padrd Inghiraim fipera' invidiata dagli stranieri; e l'Atlante geografico del Zuceagm-
Orlandini. fioa italiana che nel 1867 si apriva I Firenze sotto la
nresident de ?illustre Cristoforo Negri, si è già resa benemerita delle scienze e colla pubblicazione di pregiate memorie, e col promuovere scientifiche spedizioni
111 ^Neìli firiea gl'Italiani con Galileo e Torricelli aveano segnato il vero cammino Le leggi della caduta dei gravi, il pendolo, il barometro, ^ diframone deJJ luce osservai la prima volta da Franceseo-Maria Grimaldi, sono glorie italiane The prepararono in altre parti di Europa l'invenzione della macchina pneuma ci ed ekttrica la scienza idrostatica e l'acustica. Questi raggi isolati della eeieizJ si racco ero nell'accademia del Cimento (1657), dalla quale comincia quella unita di Osservazioni e di studii, che di tutti i fisici di Europa forma i na ^.f^tìl Gli studii de' fiorentini accademici sulla capillarità, sulla incompressibilità delinqua, sB natura del calorico, sulla velocità dei suoni rap^irto «pesi dell'acqua a quello dell'aria, e l'invenzione dell'igrometro, furono i pumi passi alle