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noli Arcipelago, a Palmira, a Smirne, ehe in tre volumi eon atlante furono pubblicate dall'amico suo Cesare Balbo in Torino. Molte note de' suoi ultimi via ^i andarono smarrite e in parte furono bruciate da lui. ^
Agostino Codazzi (1793-1859) di Lugo, nel bolognese, prode soldato ne^-li eserciti napoleonici, dopo molte avventure in Turchia ed in Olanda, palò nell'America meridionale,, ove per le sue cognizioni militari e pel suo valore fu dal pò verno della Colombia nominato comandante generale dell'artiglieria. Quando nfel 1830 la Colombia si divise in Venezuela, Nuova Granata ed Equatore, Codazzi ebbe l'incarico di comporre una carta geografica statistica ed un atlante eli tutte le provineie della Venezuela, Superando gli immensi ostacoli eiella natura dei luoghi e delle selvagge tribù ehe li abitavano , Codazzi in otto anni compi un lavoro, che Ar ido; Beaumont ed Humboldt ammirarono. Somi' liante lavoro intraprese per la Nuova Granata, e già nel 1858, avea presentato a quel governo le mappe corografiche di tutte le provineie, tranne la carta del basso Maddalena la quali insalubre regione visitando egli nell'anno seguente, morì in poche ore di lebbre tropicale. Pochi hanno tanto onorato il nome italiano fuori d'Italia come il Codazzi.
Esploratore dell'alta regione del Nilo fu il veneziano Giovanni Miani(____-1872)-
elie se fosse stato meno immaginoso e meno facile ad accogliere gli altrui racconti poteva col suo zelo giovare maggiormente alla scienza, Morì nel paese dei Jlombuttu eh disagio e di accoramento.
.Dfclfc§c linSue orientali ed intrepido viaggiatore fu il eonte Francesco Mimsealchi-Erizzo (1810-1875) veronese, che nel 1855 pubblicò la sua grande monografia Sulle scoperte artiche, e dettò note preziose Sulle sorgenti del Nilo e sul Nyanza Alberto. Fra le sue earte si conservano alcuni ricordi sulla letteratura _nihaea degli Arabi; copie di earte del Nilo sbozzate da antichi geografi slamiti, ed una relazione manoscritta d'un viaggio nell'alto Nilo in idioma tureo. ' al 1864 pubblicò YEvangelium Merosohjmitanum in lingua aramaica
tratto da un «lice vaticano, e lo illustrò con dotta prefazione.
Altro insigne viaggiatore fu il marchese Alessandro Modignani-Litta (1805-1875) milanese ehe percorse l'Europa, l'Oriente e le due Americhe raeeogliendo preziosi oggetti di stona naturale e di antiquaria, Legò alla Biblioteca ambrosiana una pregevole raccolta di opere ceramiche del Perù prima della conquista spagnuola ) ai museo civico di Milano le altre raccolte.
La natura di questo libro non mi concede di diffondermi intorno a'viaggi Ur Costantino Beltrami, bergamasco, ehe percorse per molti anni l'America, e risali alfe toh ti del Mi sissipì; nè del medico Ori di Toscana, che fu viceconsole italiano in Uiartum. L Ori protomedico nel Sudan Egiziano scrisse lodate memorie su clima e sulle malattie di quelle regioni, da lui studiosamente visitate: morì nel 1869 m Abu Haraz.
I nomi di Omboni, _ Dalle Celle, De Vecchi, Dandolo, Carlotti ed Osculati btanno ira quelli de pm insigni viaggiatori moderni, Sembra che ora l'Italia voglia rinnovare le glorie di Marco Polo, di Odorico di Pordenone e di Se-ba.-tiano Caboto, I due fratelli Cerniti, il maggiore de Lenna, Odoardo Bcc-can il Livmgstone d'Italia, ed il De Albertis hanno già portata la nostra bandiera tricolore in molti siti della Papuasia, ove ancora non era sceso piede uuropeo. La nostra corvetta Vittor Pisani, uscita da Venezia nel 1871, fece bellis-
Snit'Tldr0^CÌ nei marl della Nuova Guinea. Tornava in Italia nell'autunno lei 18to. L a dolersi ehe sulla Vittor Pisani, come sulla Magenta e la Principessa Clotilde, ehe parimenti visitarono que' mari, non fosse un corpo di naturalisti efce arricchisse la scienza eoi tesori non ancora esplorati di quelle ricche contrade Il milanese Giulio Adamoli, ehe fu addetto allo stato maggiore russo nel Turan e eolle sue esplorazioni nello Seierisebs e nella vallata del Serafscian ottenne tanti tama m Europa, si spinse nell'interno del Marocco col pensiero di ritentare l'ini-Zanella,
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