•jol CAPO IV.
ficio a dirigere l'osservatorio di Bologna, quando l'Austria cancellò quella nomina. 11 Mossotti con piccolo indennizzo pel viaggio e pel posto perduto, passo a vivere privato in Torino, donde col mezzo di Plana e dell'ambasciata inglese nel 1839, andò professore di matematica sublime nell'Università di Corfù. La sua splendida Illusione Sulla costituzione del sistema stellare di cui fa parte il solM venne pubblicata a spese del governo greco, e tradotta nelle riviste inglesi Nella quiete della isola odi meditò quelle sue Lezioni di fisica e di matematica, che dentro e fuori d'Italia sono nelle mani d'ogni studioso della scienza. L'Italia riebbe questo glorioso suo figlio nel 1841, quando il Fossombroni ed il Corsini lo elessero a professore di fisica, matematica, meccanica celeste e geodesia nella Università di Pisa. Negli anni che corsero sino al 1848, il Mossotti si applicò principalmente a questioni di fisica molecolare e delle attinenze ch'essa ha colle dottrine della luce e della elettricità. Pubblicò allora la Memoria Sulle forze che reggono la costituzione interna dei corpi, che lo stesso Faraday lesse all'Istituto reale di Londra, e fu inserita nelle più riputate riviste di Europa. Fu parimente lodata una sua Memoria Sull'analisi della luce mediante gli spettri dei reticoli di Fraunhofer Nel maga-io 1848 il Mossotti, maggiore nel battaglione univers)tario, fu alla battag ha di Curtatone e Montanara: sotto il grandinare delle palle nemiehe disegnava eolla spada figure geometriche sul terreno. Cadute le sorti d'Italia, torno a suoi studii in Pisa, ove fra le altre memorie d'astronomia e di fisiea detto quelle sue eleganti interpretazioni di alcuni passi astronomici della Divina Commedia, che Bininone Bianchi riporta nel suo eommento. Due lavori di lunga lena occuparono gli ultimi anni della sua vita; La teoria degli strumenti ottici e la meccanica razionale. Poco tempo prima di morire attendeva ad uno studio Sulla •posizione delle orbite cometarie. Queste carte furono consegnate al suo grande discepolo, il donati, ehe gli successe negli studii e nella gloria. #
Giambattista Donati (1816-1873), pisano, alla morte dell Amici nel 1864 passo direttore nell'osservatorio di Firenze. Nel 1854, era stato nominato professore di astronomia nell'Istituto superiore di quella città. Calcolatore abilissimo ed attento osservatore, ebbe il premio di scoprire nel 1858, la bella cometa chc porta il suo nome. Fra i molti suoi scritti sono notevoli le osservazioni Intorno alle teorie degli spettri solari: sulla Teoria del Mossotti per la determinazione delle orbit\ dei corpi celesti; e le sue Memorie di meteorologia cosmica inserite m varie riviste. Diede le ultime cure della breve sua vita alla costruzione del nuovo osservatorio sul colle di Arcetri, famoso per la prigionia di Galileo, ove fra gli altri strumenti è ragguardevole il potentissimo spettroscopio inventato e fatto costruire da lui stesso nella officina Galileo di Firenze. ¦ # . I
I Dialoghi sulle Comete di Ernesto Capocci (1798-1864) diminuisco m Temj di Lavoro, sono dettati in uno stile quanto preciso altrettanto elegante; e le sue indagini sulle maeehie solari furono dall'Humboldt dichiarate importanti scoperte. L'accademia di Berlino lo invitò a formare eogli altri più chiari _ astronomi d ,u-ropa la Mappa delle stelle: il suo lavoro sulla ora 18a fu lodatissimo. Nel 18ob fu direttore dell'osservatorio di Capodimonte in Napoli; donde dimesso per ragion, politiche, scrisse in forma di dialogo il suo Commento sulla Divina Commedia per la parte cosmografica. Nel Capocci l'amore della bella letteratura andava c i
pari passo eoi culto della scienza. . fi7 1q7-n
Nestore per lungo tempo degli astronomi italiani fu Giovanni Santini (1 iti l-i bill di Caprese nell'aretino. Discepolo dell'Oriani e del De Cesaris, fu nel 180Ò no minato aggiunto all'osservatorio di Padova, chc per tre quarti di secolo ebbe splendore da lui. Fu suo primo studio di determinare la posizione geografica del proprio osservatorio; e eoll'elegante e laborioso metodo di Gauss, che della osservazione di tre stelle e col eerehio ripetitore di Reichembaeh ottenne una determinazione eli' è conformata dall'uso dei più perfetti strumenti moderni. 1 pruni yent'anni della sua lunga carriera si spesero principalmente nell applicazione dei-