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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   CAPO Iv. 129
   scopri primo le macchie di Venere sospettate soltanto dal vecchio Cassini- e la sua obera Nuovi jenomeni di Espero e Fosforo, ecc. ecc., in latino è glorioso monumento di scienza astronomica, che non disdirebbe a Galileo e a Newton; eomc la sua òtona universale provata con monumenti e figurata co' simboli degli antichi gareggia di profondità e di erudizione eon la Scienza nuova del Vico Giustamente Ugo Foscolo nella Prolusione si lagna che questo grande Italiano'sia poco conosciuto da n n e che gii stranieri se ne abbiano appropriate le dottrine P
   I ornando ai Cassini Giacomo in compagnia del padre prolungò la misura del mediano di Parigi lino al Rossiglione e poi a Dunkerque; nel 1740, stampò gli Mementi di astronomia accompagnati da tavole che sono ancora in pre-io
   Cesare-Francesco figlio di Giacomo (1714-1774) corresse il meridiano ehe passa per 1 osservatorio di Parigi^ ed incaricato della descrizione geometrica del Re<-no fece la bella Carta della Francia in 180 fogli, che uscì alla luce dal 1744 al 1793' Vi diede 1 ultima mano suo figlio Giandomenico (1748-1845), da cui nacque En-ico-Gabnele Cassini (1781-1832), chiaro botanico, che morì prima del padre c fu l ultimo^ m linea diretta di questa gloriosa famiglia.
   Li Un'a.ltr;i, ^miglia di astronomi, congiunti di amicizia, se non di sangue vide
   feteljfct ^ attorie Stancar! ed Eustachio Zanetti. Eusìalht
   Manfredi (1674-1739) e più noto in Italia come capo di quella scuola di poeti bolognesi Ghedini, Zanetti Zampieri, la Zani ed altri, che evitando da una parte la sonorità frugoniana e dall'altra l'esilità dell'Arcadia, ritornarono la poesia*' e caste e virili lattezze dei. nostri antichi; ma l'Europa venera il Manfredi come grandissimo asl forno. Scrisse sulla direzione e velocità delle macchie solaci Milla maniera di determinare la figura della terra, e sul metodo di trovare il punto solstiziale per mezzo delle stelle. Osservando con lunga attenzione il-passaggio di Arturo, di Sirio, della Lira e d'altre stelle pel meridiano, ceTcò determinare le aberrazioni delle stelle. Le sue Efemeridi sono un tesoro di nozioni
   di rTeC n CirCa 10 r1 hi dr Satelliti di Gi0ve' 1 P™** de'PÌanetJ sul meil uiano, il eon?iungimento della luna con astri ragguardevoli e la descrizione dei
   paesi coperti dalla luna nelle ecelissi solari. Nei eomputi astronomici che for-
   Edal.nalT toin\deI!e f^idi, il Manfredi era assistito dalle'sue sorelle iUaddalena e 1 eresa, valenti calcolatrici.
   Vittorio Stancai'! (1678-1709) eon eccellenti telescopii fabbricati di sna mano
   wrrlrnl^ ma feCe -bellissime'osservazioni snlla coita'
   appai sa nel 1<0/, e sulla eongiunzione di Venere col sole
   Eustachio Zanetti (1709-1782) continuò le Efemeridi del suo amieo Manfredi-
   varo P1U ^r 1 k SUa descrizionc stelle fisse: fu primo ad esser'
   IXX O U? d! alcune sfelle » Poco a poco andava scemando fino ad cstim gnu si Questi tre illustri bolognesi erano parimente profondi nella meccanica e
   RoL nòrpClriCArr? gr n fClla fam0Sa cont™versia per l'immissione del
   faltnr/?-!.11 Manfre1dl1 nel 1704 era success0 all'immortale Guglielmini nella prefettura delle acque bolognesi.
   zioneReUhfer° ®?8c0vieh1 C1711'1787) di f^sa, appartiene all'Italia L l'educazione ehe vi^ ebbe, per la lunga dimora ehe vi fece e per la lingua ehe usò in aiutai su* scritti Ingegno vasto ed ardito quale non si sarebbe sospettato nella veste li gesuita, questo Raguseo in tutte le scienze matematiche e fisiche lasciò memora-UH tracce- ma nell astronomia e nell'ottica, in quanto si eollegauo insieme, fu Bei piu forti intelletti del secolo. Sono raccolte in cinque volumi le sue disse ' taziom soprai punti più scabrosi dell'astronomia; in alcuna di esse dà preziosi avvertimenti sulla fabbricazione degl'istrumenti ; il francese Rochon di con-esc la gloria di un nuovo micrometro. Misurò l'arco del meridiano fra Roma e
   tiri Pnd SU° P°erDelU eCCÌÌSSÌ dd SoU e dMa luna ^dela bella veste di Lucrezio e^ di Virgilio ai più difficili teoremi della sua scienza. Dedicò
   questo lavoro alla Società reale di Londra a cui era stato, ascritto. Eccitò gli Zanella.
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