Capo ih.
Ma, sanamente intesa, Corre col cervo, è lenta col bue lento, Mormora col ruscel, fischia col vento!
Compassate Vaccento, Ch'or qui or qua lo stile affretti o aggravi: Queste dell armonia sono le chiavi.
baro 1 Aia col puzzo. Guai se gli stranieri giudicassero della t,™/™ ™ ammo!' questi poeti! Non direbbero certamente cheY 1 Saè rifa ta lone .da
tempo di sua schiavitù fu tanto ammalata e corrotta come fa™ ^ ' MUn
bono alcuni Veneziani che vantano i Sermoni di GiannantrmJn n. r per poco non gl'innalzano sopra quelli del Gozzi TI l i • 6 LuCa> 6
era prete e sofie dell'accadeva & Grte^
diti, che furono tolti alle tignuole dal buon Emmanuel! Cicoffnl ot T ^
ÈfceeS l^T ^ rf' r ^ ÌSf' ^itàedi eCrSoane?rrVtra°i;
«Jozzi e il Do Luca tale divano, ohe non è madore fr». i i;m«« „ . 1 d'un maestro e gli scarabocchi i'un discepolonoveTnoC,Lè abÙe^T9'' intarsia ! suoi versi di riboboli e di toscanesimi ; magi inanca l'arte ^
Le . X vT^- ?agerat°' TCTÌtÌ di P1'»™ • » ' di flet off I
ben altra 1 arte d, Giuseppe Zanoia lombardo! il cui Sermone Suìh 12 r ««
fedeli,lTP°- dd fi\0hè' « Monli tto 'ttdisso-
sere eiitate dai'Parin;'
pfrin; A' f ¦ autoie. lOoca tempi e costumi che non sono nel Giorno del
fcdU'f eStf P,ta-° VedCTa ^r-t-ia rapariu Sci
..... al suon del popolar lamento Le provincie svenate e i non pasciuti Laceri battaglioni a lui festoso Imbandivano i lenti ebbrii conviti E le lucide cene.
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Macronio invece nella vuota casa Più solitario che nell'Alto Egitto, Visse alle donne ed ai sartori ignoto. I polverosi inonorati Lari Da tempo immemorabile rovesci, Giacean sul freddo focolai\ Conviva Quotidiano agli amici, misurava Tanto di cibo al consapevol ventre
Zanella.