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dell'ingegno italiano. Con quauta finezza non si ride di Voltaire e della sua seuola! Con quanto aeume non si svelano i difetti del sistema di Quesnay e de' fisiocrati, sui quali, a vero diressi versano sali troppo neri! Con qual eandore non confessa il Galiani il suo scetticismo in molte materie che non sono sempre le economiche! Non rieusa il titolo che gli davano di Mac hi av eli ino • ma quando si trattava di erigere una statua a Voltaire, voleva che se n'erigesse una amebe a lui, ma colossale, per nascondere a' posteri la sua piccolezza, eon eorona al eapo di spiche per la sua opera sul Commercio de' grani, e eon le iscrizioni: Ferdinando Triticano oh cives servatoti, Logomachia rurali devicta (il sistema di Quesnay) Oeconomistis deletis qui rempublicam obdormiebant. Parlando del sistema della natura del suo amieo D'Holbaeb, lasciava lo seherzo e dieeva, che non gli sembrava scritto con pacatezza ; grande difetto, perchè fa credere che l'autore non abbia tanto bisogno di persuader gli altri che sè stesso, In altra lettera, parlando de' Viaggi in Asia di Anquetil, diee ehe tutto è favola quanto si disse delle antichità di que' popoli per opporle al racconto mosaico: si ride speeialmente di Zoroastro e del Zend-Avesta. Dice in un'altra che Voltaire era deista per soli riguardi politiei; e che non sarà mai ereduto nemico degli atei, quantunque seriva lor contro. Soggiunge esser ben degno di riso ehe le eose siano giunte al termine da erodere Voltaire difensore della religione, e però degno d'essere protetto e premiato. Queste lettere sono la più parte scritte da Napoli, ove il Galiani era tornato nel 1769, ma poche sono le notizie ehe danno delle cose nostre, se non fosse di alcune gite dell'autore e di aleuni spettacoli teatrali. Vi abbondano inveee le memorie di Parigi, a eui Galiani si confessa tanto attaccato da dirsi una pianta parigina. In essa si parla assai del libro sul Commercio de' grani, di eui ora dirò alcuna eosa.
Un editto del re Luigi XV, nel 1764, sulla libera esportazione de' grani era stato seguito da una earestia, di eui alcuni affermavano ed altri negavano che fosse eausa l'editto. 11 Galiani, sotto il pseudonimo del eavalier Zanobi, si schiera coi primi; e rompe guerra agli economisti che difendeano l'altra opinione. Ogni Italiano deve dolersi ehe l'opera sia scritta in franeese: sono dialoghi dettati eon tanta naturalezza e festività di parola, eon tanta giustezza di osservazioni ed arguzia di modi, ehe l'Italia non ha nulla ehe li rassomigli. L'autore non segue altro sistema ehe di rigettare tutti i sistemi ; ma quantunque non eombatta V c-sportazione e solo desideri ehe sia regolata seeondo le oceasiom, tuttavia l'agitazione in eui erano allora gli spiriti, lo distolse dal pubblicare quelle sue opinioni durante la sua dimora a Parigi. Affidò il manoscritto a Diderot, che lo diede in luee nel 1770, eolla falsa data di Londra. Se ne levò immenso romore; i più fieri avversari furono i partigiani della libera esportazione. Da Napoli 1' autore scrivendo alla Epinay, rieereava le notizie di questo accapigliarsi delle due fazioni; e forse in suo euore ne rideva. Ma quanto alla bellezza del dettato tutti i partiti erano d'una voee. Voltaire dice che Platone e Molière si erano riuniti per comporre questo libro. Nulla è più difficile che dare un' idea di questi Dialoghi, ove le più grandi verità sono meseolate a festivi tratti di spirito , a graziose allegorie, a pieeoli aneddoti, ehe rallegrano costantemente l'animo dei lettori. Devo anehe dire, ehe essendo eangiate le condizioni del commercio per 1' aeereseiuta agevolezza e rapidità dei trasporti, eerte massime dell' autore sono oggidì frutto fuori di stagione. Quello eh' egli rimprovera alla Roma de' suoi tempi eirca i regolamenti della pubblica annona, eli' egli dice gli stessi dei tempi di Augusto, si può dire d'una sua dottrina sull'esportazione dei grani, ch'egli diehiara eon questo esempio. Nelle grandi monarchie, egli diee, non tutte le provineie sono egualmente fertili di frumento: una o due lo sono, ed alimentano le altre provineie fertili in quella vece di vini, di olivi, di gelsi, di legna e simili. Ora se la provincia ricca di frumento è situata nel mezzo della monarchia, conviene favorire l'esportazione ; impedirla se sia posta a eonfine. La Veeehia Castiglia può dirsi il granajo delle provineie di Spagna; ò situata nel mezzo del regno, e quindi se ne può esportare