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lo vediam noi intrecciato! L'Imperatore, il re, i baroni, le giostre, i tornei ti presentano il mondo cavalleresco dei Reali dì Francia la scena nell'osteria fra i famigli dell'Imperatore e l'oste è un tratto della vita ordinaria del popolo toscano (1) ; ser Mariotto, il ribaldo prete del convento,, è un personaggio tolto alla società clericale del secolo XV ed è pieno di significazione ironica e sarcastica ; Narciso, Cupido , le Sirene e gli altri esseri mitologici introdotti negl'intermezzi, ti svegliano nella fantasia il bel mondo degli antichi poeti greci e latini. — L'immaginazione popolare non cVea adunque più sotto l'esclusiva efficacia del motivo religioso ; anche altre intuizioni e tendenze operano su di lei, allargano il suo orizzonte, la 'anno discendere sui campi delle vita ordinaria o spaziare nelle regioni della cavalleria, e del classicismo. Ed ecco perchè la Rappresentazione ha perduto il suo carattare esc u-sivamente sacro. Uscita fuor dalla Chiesa sui ponti e sulle piazze, ella respirò l'aura del mondo profano, cercò gli ornamenti dell'arte e l'illusione della scena, accolse gli elementi tutti della vita e dell'immaginazione del popolo, mirò, più che a sveglia:- 3 l'interesse religioso e morale, a sorprendere l'immaginazione delle plebi colla varietà e straordinarietà degli eventi, a divertirla coll'intrecciare il comico e il satirico al solenne e divoto, col frammischiare ad una azione sacra scene tratte dalla mitologia pagana, In una parola, uscita dalla Chiesa, la Rappresentazione diventò un divertimento popolare ; l'intenzione artistica primeggiò sulla religiosa e morale, m pari tempo e spontaneamente il mondo religioso del Medio Evo, penetrato così di elemeri :i tolti alla vita reale, alla cavalleria e al classicismo, perdeva la sua rigidità ascetica, prendeva nell'immaginazione movenze più libere e cercava forme più vaste che
10 esprimessero. — Tale è l'effetto che lascia la lettura dell' Uliva, della Stella e di tutte quell'altre Rappresentazioni del secolo XV in cui troviamo drammatizzato un soggetto preso alle sacre leggende, alle vite dei Santi o al Nucvo e Vecchio Testamento.
Ma non erano questi i soli soggetti che ormai incontrassero il favore delle plebi italiane dei secoli XV e XVI. — Talora il popolo, pur serbando le forme esteriori della Sacra Rappresentazione, metteva in iscena la realtà della vvta che lo circondava, prendendo occasione di mordere amaramente i costumi dei grandi e specialmente del clero. Di questa forma, che il Giudici chiama dramma satirico, ne abbiamo diversi esempì e noi sceglieremo il San Giovanni Gualberto, rappresentazione popolarissima in Firenze.
Un figlio di Messer Gualberto rimane ucciso in un alterco con un altro giovane. Giovanni, altro figlio di Gualberto, giura e sacramenta a Gesù Cristo di trovare
11 traditore e vendicare la morte del fratello. Però s'arma, e seguito da suoi servi muove verso Firenze, promettendo di far ritorno a caso vendicato nel dì di Pasqua. In Firenze s'incontra coli' uccisore del fratello e lo minaccia di morte. Ma 1' altro gli cade ai ginocchi, e lo scongiura per Dio crocifisso a perdonargli. Era il venerdì santo. Giovanni gli perdona, e presolo per mano, entrano insieme in Chiesa a render grazie a Gesù crocifisso, l'uno d'aver saputo perdonare, l'altro d'esser stato perdonato. Il crocifisso china il capo in atto di assentimento, e Giovanni prende licenza dal suo nemico dopo avergli dato il bacio di pace. Dopo ciò ordina ai servi che gli facciano apparecchiar da cena all'osteria, ed egli intanto ritorna alla Chiesa, dove fa proponimento di abbandonare il mondo e di ritirarsi nel convento di S. Miniato. Muove pertanto alla volta del convento, dove l'abbate lo accoglie tra' suo. frati. Intanto i servi che sono nell'osteria, non vedendo tornare il padrone, e temendo qualche nuovo disastro, pagano 1' oste e se ne vanno a casa a narrar 1' accaduto a messer Gualberto. Questi temendo anche lui nuove sventure, muove in traccia del figliuolo. Giunto a S. Miniato e saputo di Giovanni che trovasi appunto lì dentro coll'inten-
(1) Scene in cui si riproduce la vita reale in questa sua verità se ne trovano in moltissimo Rappresentazioni. Alcune ne ha recate anche il Giudici nella sua Star, della lett, ital, Icz. 8.a Voi. 1, pagg. 379 e 380, ediz. Le Monnier 1865.