OAFITOLO QUARTO. — RINNOVAMENTO DELLA LINGUA ECC. 229
Signori, il libro e la stona mi dice Che questa terra si regie a signore Per uno che aveva nome i' re Felice.
Il quale, poi, aveva per moglie una figliuola del re d'Erminia e per figlia una giovinetta belissiina di nome Cambragia. Appena giunto nel porto di Leanza, Amadio (Camilla) licenzia il marinaio Riccardo, dandogli mille scudi d'oro in compenso de servigi prestatigli, servigi dei quali egli dice di non aver più bisogno, perocché sia dentro al ponente tanto arrivato, che nessuno saprà mai più novella di lui, ed abbia d'altronde intenzione di farsi frate. — Riccardo parte; Camilla compera un palazzo in capo al porto, lo adorna, vi tien corte bandita, e un giorno entra in corte al servizio del re Felice. Qui l'attendono nuove e più strane avventure. — Bracchibella, una giovinetta folle vivente in Corte e carissima a Cambragia, dice a quest'ultima essere nella reggia
uno donzello aparito Che fie nostro Signore e tuo marito.
Cambragia, per mezzo di Viola Bianca, figlia d'un barone del re, manda ad avvisare il padre suo che all' indomani vuol ire alla caccia. Viola va , e se ne torna perdutamente innamorata di Amadio, che ha testé visto fra i Baroni. Cambragia cerca di consolarla promettendole che all'indomani meneranno Amadio alla caccia. « Per lo tuo amore, ella continua,
Venir farollo in sul tuo palafreno, Acconcia '1 ben, che poi sempre nel core Viver potrai contenta, donzella, Sed e' cavalca dimane la tua sella.
Ma l'indomani torna fatale a Cambragia, perchè, vedendo Amadio, anch'essa se ne innamora, e diventa, cosi, gelosa di Viola.
Più che Viola è di lui impazzata, E per lo gran desio ch'ai cor le tocca Giurò quel di di baciargli la bocca.
Colto, infatti, il momento opportuno, in auello stesso giorno le riesce di baciare in bocca il finto donzello. Amadio, sorpreso, s'invola con Fedele e con questi si lagna del nuovo laccio che amore gli tende, « Consolatevi, gli risponde Fedele, imperocché la fanciulla
è grande e tosto arà marito E '1 padre suo di fuor la manderane.
Ma Cambragia in cuor suo ha deciso di non prendere altro marito fuor d'Amadio, e un giorno che il re suo padre le propone uno sposo
Giovine e bello e pien d'ogni ardimento Che Carlo Valoroso nome avia Genito primo dei re d'Ungheria,
ella lo rifiuta, d'cendogli, fra l'altre cose, che dello sposo ch'ella scieglierà vuole che il suo cuore rimanga contento. Il re, allora, raduna i suoi baroni: Gualfredo di Soave col duca di Baviera, il re di Buema con quel di Chiarentana, quel d'Osterlicchi con