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il risorgimento.
amorose inchieste, e volendolo abbracciare a forza n'ha una gotata. Furibonda per l'ingiuria ricevuta, Babeli.na esce dal padiglione, accusa Amadio d' averla voluta vituperare, e ordina che siano messi a morte lui e i suoi compagni. Amadio e Fedele s'armano e combattono valorosamente, ma soprafatti dal numero, vengono presi e cņndannat. alla forca. Intanto Riccardo il marinaio, ch'era tornato alia galea , risaputo il fatto, arma la sua gente, accorre in ajuto de'compagni, li scioglie dai ceppi e tutti uni.i combattono contro i cavalieri di Babellina. Ma anche re Alfan giunge sul campo con molto stuolo d'armati. Camilla, appena li vede, si volge col-l'animo a Cristo, pregandolo che scampi lei e i compagni dall'imminente pericolo. La preghiera non č indarno. Ecco dal mare apparire
una segna Tutta vermiglia colla croce bianca Sopra uno bello e grande uscieri; Di fuor n'uscģ una brigata franca Di mille cinquecento cavalieri Armati tutti ben, s'el dir non manca, Coverti a bianco, ellino e' destrieri; E stretti istretti, presti pił che lontra Alla gente de' re si fece ncontra.
La gente del re spaventata fugge ; Amadio e i suoi compagni tornano al mare e Si imbarcano sulla galea per toccare poco dopo ad un porto dov'era un castello ed un marchese che faceva per ogni dove cercare un figlio da lui perduto. Camilla, che nei porto avea fermato un ricco albergo per un mese onde medicarvi alquanti inove-rati, sentendo parlar di ciņ e sospettando che si cerchi di lei, si toglie subito di lą e ripresa la navigazione giunge co' suoi compagni ad un monastero, dal quale deve perņ subito allontanarsi, perchč la badessa s'innamora di lei. Cosi, per altro, non avrebbe fatto il marinaio Riccardo, il quale, sentendo narrar da Cam-Ila l'accaduto, soggiunge;
Ed io vi giuro alle sante gu(a)gnele Sed ella me avesse invitato Ch' -0 sare' istanotte albergato.
Dopo essere stati per due giorni e due notti sbattuti da una forte burrasca, ģ nostri naviganti sono da altri navigli tratti a salvamento in un porto che si chiama Leanza, porto signoreggiato da una vasta e popolosa cittą che
avie nome la grande Aquilea La qual distrusse Anilla giudea.
La posizione geografica di questa cittą č oltremodo curiosa:
Questa cittą sotto sč aveva Tutto il Frlgoli colla bassa Magnia E le tre parti della Schiavania; Di lą dell'Istria questa compagnia, Confinava verso la Lombardia, Ancor teneva la pitetta Brettagna La qual di lą colla Magnia confina; Di lą tenea Pugli co' Messina.
I suoi abitanti
Niente per invidia erano ispenti Come fratelli s'amava ( ascuno Desiderando ognuno il ben comuno.