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Storia Letteraria d'Italia
Il Risorgimento
Giosia Invernizzi
Francesco Vallardi Milano, 1878, pagine 368

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a cura di Federico Adamoli

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   IL RISORGIMENTO.
   Cangiando e metro e suono brevemente DLò di stragi e morti e di furore, Dirò d'Attila re superbo ed empio, Nato solo per far dei buoni scempio. Forse cantando cosa sì dolente
   Come, Signori, adesso mi dispono, Si placherà nel cuore e nella mente Colei che intenderà mio debil suono. Orsù veniamo al fatto prestamente.
   Osdrubaldo re d'Unghe/ia destinava una sua figliuola a sposa del figlio dell'imperatore di Costantinopoli, e per sottrarla intanto ai pericoli d'amore cui era fortemente inclinata, la chiuse in una torre, dandole per compagnia un cagnolino.
   Ma la fanciulla il prese un dì nel letto E come, non so dir, l'accarezzasse ;
   50 ben che ne seguì un triste effetto: Perch'ella di lui pregna restasse
   51 dice; ma però comunque sia
   V' è chi la crede e chi l'ha per bugia.
   Il padre, risaputa la cosa, marita la figlia con un cavaliere, il quale dopo nove mesi vedendo la sposa partorirgli un bambino mezzo uomo e mezzo cane, non vuoie riconoscerlo come suo figlio e tenta d' ammazzarlo. Per diverse ragioni il suo disegno non è mandato ad effetto, ed Attila, chè tale è il nome del bambino, è salvo, cresce in torza ed ingegno, e quando il re suo nonno muore, diventa egli il re di Ungheria. Di natura così terribile
   Che facea tutto il mondo stare a segno, E ogn'uom della sua forza avea paura, Disposto di abbassar la Fede Santa, Adunò la sua gente tutta quanta.
   Venuto in Italia con mille migliaia di fiorita gente, assedia Aquileja, città piena di nobili baroni,
   Perchè quanto Troja fu desolata Molti signor se ne fuggiron via E fu dar lor questa terra abitata.
   I baroni mandano le donnè ed i fanciulli ad un'isoletta chiamata Malgrado, or Grado detta con ragione, e si dispongono alla difesa, chiamando in loro soccorso i Cristiani di tutta Italia. In una prima sortita, gli assediati piombano sul campo Saracino con tanto impeto che in quel di
   straccossi Caronte Varcando tanta turba di Pagani E che Plutone al suon di tal rovina Dubitò assai di perder Proserpma.
   Menappo re di Aquileja e Antioco suo fratello fanno prodigi di valore; Attila, anz. sarebbe stato ucciso dal re di Aquileja se le schiere degli Unni non fossero prontamente accorse in ajuto del loro duce. La vittoria era per gli assediati: tuttavia Menappo accorgendosi che i suoi non avrebbero potuto durare a lungo contro il