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Storia Letteraria d'Italia
Il Risorgimento
Giosia Invernizzi
Francesco Vallardi Milano, 1878, pagine 368

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL RISORGIMENTO.
   Ecco ìa primavera. La vita rifiorisce, tornano le gioje e gli amori: ben venga dunque la primavera:
   Ben venga maggio E il gonfalon selvaggio: Ben venga primavera Che ogni cor par che innamori, E voi donzelle a schiera Con li vostri amadori, Che di rose e di fiori Vi fate belle il maggio, Venite alla frescura Delli verdi arboscelli. (Lor.)
   Chi bada ad importune e noiose parole di frati e predicatori lascia molti piaceri, e vecchio invano se ne pente.
   Se tu guardassi a parole di frati, I'dico, donna, che tu fossi sciocca; E' sanno ben riprendere i peccati, Ma non si accorda il resto colla bocca E tutti siam d' una pece macchiati.
   10 ho contato pur, zara a chi tocca, Poi quel proverbio del diavolo è vero Che non è, come si dipinge, nero.
   E non ti diè tanta bellezza Iddio Perchè la tenga sempre ascosa in seno. Ma perchè ne contenti al parer mio
   11 servo tuo di fede e d'amor pieno. Non creder tu che sia peccato rio
   Per esser d'altri uscire un po' dal freno (Poùiz.).
   Nè distolga dal godere il cicaleccio degli invidiosi e delle male lingue.
   Donne siam, ccme vedete
   Fanciullette vaghe e liete. Noi ci andiam dando diletto Come s' usa in Carnevale. L'altrui bene hanno in dispetto Le invidiose e le cicale. Poi si sfogan con dir male Le cicale che vedete.
   Viva amore e gentilezza Muoia invidia e le cicale, Dica pur chi vuol dir male. Noi faremo e voi direte. (Lor.) •
   Di questo passo s'arrivò a quella cinica licenza che troviamo in molti Canti carnascialeschi. E siccome ormai in Firenze avevano un canto proprio tutte le arti tutte le professioni, tutte le condizioni di persone, si finì coir inneggiare alla Pazzia. Pazzi sono gl'innamorati, i soldati, i principi, i signori, i dottori, i religiosi, i mercanti, la plebe, i servi e i villani; pazzo chi spende, pazzo chi crede, pazzo chi vive in cort , pazzo chi gode della pazzia.
   Stende i suoi rami fra i mortali tutti L' alber della pazzia.......