CAPITOLO QUARTO. —• RINNOVAMENTO DELLA LINGUA, ECC. 199
Godiamo, cliè la vita è breve:
Mentre che dura questa breve \ ita Ciascun si allegri, ciascun s'innamori (Lor.),
Chi tempo aspetta, assai tempo si strugge,
E'1 tempo non aspetta, ma via fugge----
Spendete lietamente i vostri giorni, Chè giovanezza passa a poco a poco .... E prego voi o gentil donne e belle, Che non facciate stima di parole; Però che chi tien conto di novelle D'ogni piacer privare alfin si suole. Onestamente e liete star si vole
Vivere in gioia ed in piaceri e canti (Lor.). •
La bella giovinezza fugge, e convien cogliere la rosa mentre è fiorita:
Mentre che il fiore è nella sua vaghezza Coglilo, che bellezza poco dura. Fresca è la rosa di mattino, e a sera Eli'ha perduto sua bellezza altera. (Poliz).
Quant' è bella giovinezza Che si fugge tuttavia! (Lor.).
Che vale pascersi dell'indomani?
Di doman nessun si paschi Oggi siam, giovam e vecchi, Lieti ognun, femmine e maschi. Ogni tristo pensier caschi; Facciam festa tuttavia': Chi vuol esser lieto, sia; Di doman non v'è certezza. Ciascun suoni, balli, canti Di dolcezza infiammi il core. Non fatica, non dolore ; Quel ch'ha esser convien sia Di doman non v' è certezza (Lor.).
Et li si calza et li si veste
Et li aspetta il suo dolze amor nero Venne l'uccello dello buon selvaggio
E'n sulla spalla se gli posò. Messegli il becco dentro all'orecchio
Sotto li suoi biondi cappelli, Che gli parlava del suo linguaggio E la bella non l'intendeva.
Dalla tipografia dei fratelli Nistri di Pisa sta per uscire una Raccolta delle canzoni a ballo e ballatene del secolo XV, nuovamente ordinata, con aggiunte di inedite e rare e preceduta da illustrazioni del prof. Carducci sopra la poesia popolare fiorentina.