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IL RISORGIMENTO.
regioni occidentali vivevano nel mondo ideale della cultura italiana del secolo XV, il tradurle nella realtà spettava all'invitta fede animatrice del genio di Colombo. La scienza degli antichi ' le tradizioni commerciali e politiche d'Italia, le recenti scoperte, si raccolsero, si ravvicinarono, si fusero nell'animo del marinaio genovese, e la grande idea che ne risultò fu luce che illuminò il suo intelletto e fiamma che accese di fede il suo cuore. Giammai l'amorosa concordia di queste due potenze dello spirito umano in una possente individualità, produsse più grandioso risaltato: la sco-porta dell'America nacque dalla riflessione scientifica e dalla fede. Quella raccolse i materiali sparsi della cultura di un popolo e li combinò in una sintesi nuova, questa generò la forza esecutrice dell'impresa. 11 nuovo mondo balenato al pensiero italiano, diventò per Colombo una realtà, e verso di quello furono rivolti tutti gii sforzi di una costanza infaticabile. La sua animasi psaltò, egli credette d'aver ricevuto da Dio la missione di diffondere il Cristianesimo sulla terra, d'essere il nunzio del nuovo cielo e della nuova terra profetalo da Isaia e da s. Giovanni. Però commise sè e le poche navi a stento ottenute, agi' infiniti flutti di mari sconosciuti, e dopo tre mesi di faticose trepidazioni trovò
......il raggio
Del sol caduto, e il giorno
Che nasce allor ch'ai nostri è giunto al fondo (1).
Toccata la nuova terra, « Colombo credette che in lui si fossero compiute le antiche profezie, che annunziavano vicina la fine del mondo, allora appunto che in tutti i popoli sia penetrata la luce del Cristianesimo. Egli proclamò finita l'opera che appena era principiata, e credutosi giunto in un paese miracoloso.presso l'albero della scienza del bene e del male, in mezzo a tante cose straordinarie, imprevedute, sentì che era imminente una profonda mutazione nelle 'dee e nei fatti; sentì che incominciava una nuova era nella vita dell'umanità » (2), E veramente cominciava allora una nuova èra nella vita dello spirito umano, e cominciava per opera dell'Italia. Se non che il momento in cui questa diffondeva tanta luce d'intelligenza per l'Europa, coincide con quello in cui s'inizia la serie delle sue sventure politiche. — Nel 1494, Carlo VIII, alla testa d'un esercito francese, valicò le Alpi, rivolto alla conquista di Napoli. Lo sgomento degl'italiani fu indicibile. Per un istante cessarono le romorose gioie delle corti, e il canto morì sul labbro del poeta; l'ultima ottava dell'Orlando innamorato di Matteo Boiardo è un grido di dolore.
Mentre che io canto, o Dio Redentore, Vedo l'Italia tutta a fiamme e foco Per questi Galli che con gran valore Vengon per disertar non so che loco. Però vi lascio in questo vano amore Di Fiordespina ardente a poco a poco; Un'altra volta, se mi fia concesso, Racconterovvi il tutto per espresso.
§ 2.
LA LETTERATURA POPOLARE DAGLI ULTIMI ANNI DEL SECOLO XIV FINO AL PRINCIPIO DEL XVI.
Prima di narrare le vicende della letteratura che sorgeva fra le condizioni testé descritte, noi dobbiamo occuparci alcun poco della letteratura popolare del secolo XV come quella che, oltre rivelarci quanto di più spontaneo svolgevasi dalla coscienza
fi) Leopardi, Canzone ad Angelo Mai.
(2) C. Correnti, Discorso su Cristoforo Colombo, già citato.