CAPITOLO QUARTO. — RINNOVAMENTO DELLA LINGUA, ECC. 195
Alighieri, ad Arnaldo da Brescia, iniziando quella riforma cattolica elle fu l'eterno desiderio dei grandi italiani » (1).
I due uomini rappresentanti le due forze costitutive dello spinto umano, s'incontrarono nel cammino della vita, ma 1' armonia del pensiero con gli affetti, della ragione col sentimento non fu potuta fare: lo spirito italiano non era che una ragione senza sentimento. Girolamo Savonarola negò il assoluzione al morente Lorenzo de' Medici, ma la Rinascenza fiorentina apprestò il rogo al generoso frate di S. Marco.
Morto Lorenzo de'Medici (1492), le cose politiche d'Italia rovinarono a preci-cipizio. L'equilibrio fra gli stati italiani, mantenuto con tanta accortezza dal Magnifico, si ruppe; le rivalità dei signori si fecero più vive che mai nel momento appunto in cui Carlo VIII re di Francia si disponeva a sostenere colle armi le antiche pretensioni degli Angioini sul reame di Napoli. L'invasione francese, eccitata da Lodovico 1 Moro, già minacciava dall'Alpi, e tuttavia l'Italia, ricca e colta, colle cento sue corti splendide e gentili, continuava nella vita allegra a creare opere stupende di civiltà. — Il pensiero vedevasi aperto innanzi il mondo greco-latino e già prevedeva le lontane regioni orientali; la stampa, di recente introdotta in Italia, facilitava l'acquisto delle cognizioni di tanti popoli diversi, e le diffondeva con mirabile rapidità. Vaste regioni allargavano, intanto, anche la sfera materiale dell'attività italiana: il solo commercio dei Veneziani abbraciava tutto il mondo conosciuto. Le menti, piene di confidenza nelle proprie forze, si lanciavano per questi campi interminati, e cogli elementi raccolti formavano una sintesi nuova e più vasta del mondo e della vita. È questo il momento in cui gl'ingegni universali tentano di costruire i loro edifici ideali sopra nuove fondamenta. Il mondo di Leon Battista Alberti, pittore, architetto, poeta, erudito, filosofo e letterato, riposa tutto sull'esperienza. Un secolo avanti Galileo, Leonardo da Vinci, non vuole fra l'uomo e la natura altro interprete che l'esperienza (2), e passando dalla fisica all' anatomia, dalla geologia alla chimica, traccia cenni rapidi e luminosi sugli organismi animali, sulla calamita, sulla rifrazione della luce, sul flusso e riflusso del mare, sul mondo spento de' fossili, e tutto ciò mentre crea opere mirabili di meccanica e di idrau ica, e detta precetti sulla scienza e sull'arte, e nel Cristo morituro dà forme sensibili a quel cristianesimo umanizzato che è l'anima del nuovo mondo balenatogli al pensiero.
Ma 1' effetto più memorando di questa cultura e delle attitudini universali di spirito da essa ingenerate , fu la sintesi di Cristoforo Colombo. — Le idee cosmografiche degli antichi rinate co'lo studio de classici, i viaggi degl'Italiani in Oriente ed in Occidente, le recenti scoperte dei Portoghesi, avevano distrutta la cosmografia del medio evo, e rinnovata la dottrina della sfericità della terra. Paolo Toscanelli, per tacere di molti altri dotti italiani che avevano la stessa opinione di questo celebre astronomo fiorentino, consigliava il re di Portogallo a tentar la via delle Indie, navigando verso Oc( idente. La poesia già si era impadronita delle nuove idee cosmografiche dei dotti italiani , e Luigi Pulci (morto cinque anni primi della scoperta dell'America), nel suo poema cavalleresco il Morgante maggiore , poneva in bocca al diavolo Astarotte la profezia che al di là delle colonne d'Ercole trovavasi un'altro emisferio, abitato come il nostro da genti della stirpe d'Adamo, anch'esse redente, perchè il Divin Redentore non fu partigiano, e chiamò tutti i popoli del pari alla legge di misericordia e di concordia. Rinaldo, uno degli eroi del Morgante, infiammato da siffatte profezie , si propone di lanciarsi pei mari ignoti, in traccia del nuovo mondo rivelato da Astarotte. — Ma se la sfericità della terra e le vaste
(1) P. Villari, La storia di fra Girolamo Savonarola, Voi. II, Conclusione.
(2) « Dobbiamo cominciare dall'esperienza, e per mezzo di questa scoprire la ragione.....
questo è il metodo nella ricerca dei fenomeni della natura ». V.: Libri, Histoire des s< icncc$ màmMnatiqnes.