Stai consultando: 'Storia Letteraria d'Italia Il Risorgimento', Giosia Invernizzi

   

Pagina (183/380)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (183/380)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Letteraria d'Italia
Il Risorgimento
Giosia Invernizzi
Francesco Vallardi Milano, 1878, pagine 368

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CAPITOLO TERZO, «•>- SVOLGIMENTO DELL'ERUDIZIONE. 171
   loro in grandissima autorità, e precettore ancora nelle lettere e maestro d'Alfonso, parve che, o per servare le parti proprie degli oratori, o per farsi più grato ai francesi, si distendesse troppo nella vituperazione ili quei re dai quali era sì grandemente stato esaltato: tanto è qualche volta difficile osservare in sè stesso quella moderatone e quei precetti coi quali egli, ripieno di tanta erudizione, scrivendo delle virtù morali e facendosi per l'universalità dell' ingegno suo in ogni specie di dottrina meraviglioso a ciascuno, aveva ammaestrato tutti gl. uomini. » (1).
   Ferdinando II, rioccupato il trono aragonese, allontanò il Pontano da tutti gli uffici, ed il nostro poeta settuagenario, robusto di corpo e abbastanza provvisto di beni di fortuna si ritrasse in solitudine a studiare, a scrivere, a disputar cog'i amici. Luigi XII di Francia, diventato padrone del Regno nel 1501, gli offerse di rimetterlo in tutte le sue dignità, ma egli rifiutò, e visse tranquillamente lontano dagli affari fino alla sua morte, seguita nel 1503.
   Tale fu l'uomo: ebbe grande e potente l'ingegno, ma l'animo debole e corrotto, vivente rappresentazione di un' epoca in cui tutte le forze dello spirito erano ristrette all'intelligenza e il cuore rimaneva indifierente ad ogn. fede civile, morale e religiosa (2).
   Passiamo ora a studiare lo scienzato e l'artista nelle opere che di lui ci rimangono.— I libri scient fiei del Pontano trattano di mater e svariatissiine, e attestano un'ingegno un tersale che aveva abbracciato il mondo della natura esteriore e dell'uomo. Essi, nfatti, riguardano la fisica, la morale, la politica, la storia, la retto-rica, l'erudizione, e intorno a queste cose si trova raccolto n essi quanto ne sapevano gli antichi e il secolo XV. Sono tutti scritt in latino, e sono in prosa o in versi. Quel! n prosa che trattano cose dì fìsica sono i seguenti: quindici libri De Rebus ccelestibus, due linri di Commenti sulle cento sentenze di Claudio Tolomeo, un libro De luna. Quelle .1 versi sono: un poema n cinque libri intitolato: Urania sive de stellis, un libro col titolo: Meteororum, e finalmente il poemetto in due libri De Eartis Ilesperidorum, seu de cultu citrinrum (3).
   Sia che parli dei corpi celesti e delle meteore, s a che discorra delle influenze degli asti 1 sulla terra, sugli uomini, sugli animali, sia che detti norme per la coltivazione, 1. Pontano raccogl e quanto trova nei hbr deg » antichi, v'aggiunge le cognizioni del suo tempo ancor piene delle fantastiche visioni degli Arabi, e le espone ora in una prosa facile e scorrevole, ora in versi pieni di nitidezza e d'eleganza. Non è però da dimenticare che gli storici delle s< lenze naturali gli fanno merito d'avere rinnovate talune opi moni antiche, cadute da tempo in obbiio, come quella di Democrto che attribuiva la luce della Via Lattea ad un numero grandissimo di piccole stelle, — ed' aver preveduto con molta chiarezza certe leggi nuove della natura, come quella della continuità nei fenomeni naturali (4). Del resto i fenomeni ch'egli studia non nteressano che la sua erudizione, e anche nelle opere scientifiche scritte in versi, c'é un'aridità didattica la quale indica come il sentimento rimanesse affatto estraneo al suo lavoro.
   Ecco ora i li ori in cui egli tratta di morale, di politica, di storia, di retto-rica e d'erudizione. L'edizione di Basilea, dianzi citata, contiene i seguenti trattati: De Obedientia, libri cinque, De Fortitudine, libri due, De Principe, De Lìberadtute,
   (1) Storia d'Italia, Lib. II.
   (2) Osservazione. — Queste notizie biografiche sul Pontano erano già in mano dell'editore, quando venne a nostra notizia che il Sig. Carlo Maria Tallarigo nella sua recente monografia « Giovanni Pontano e i suoi tempi » (Sanseverino-Marche, Carradetti, 1871) purgò il Pontano dalla taccia appostagli dal Guicciardini, e gli die' lode di eccellente patriota.
   (3) Joanr is Joviani Pontani Librorum omnium, quos soluta oratione compusuit, volumi 3, Basilea per Andrea Cratandro, i53b. — Pontani, Carmina, ediz. aldina 1519.
   (4) Vedi Tiraboschi, Leti. Ital, Tom. VI, p. I.