CAPITOLO TERZO, «•>- SVOLGIMENTO DELL'ERUDIZIONE. 159
qui accennare alle sue Miscellanee ed alle sue Poesie Ialine, come quelle in cui meglio sono rivelati gli svolgimenti che si operavano nell'erudizione del secolo XV. Il libro delle Miscellanee è senza dubbio la più ragguardevole delle opere latine del Poliziano. Esso consiste d'illustrazioni ed osservazioni intorno agli scrittori latin1 distribuite in cento capitoli. Quando nel 1489 venne alla luce, esso parve maraviglioso per erudizione e per critica nuova » Le Miscellanee, dice Heeren, si considerarono a quel tempo come un'opera immortale; sembrava un'onore essere mentovati in essa, e il non esserlo era cagione di rammarico. Considerandola oggidi , restiamo maravigliati della diversa misura della gloria nell'epoca attuale. Questo libro usci probabilmente dalle lezioni del Poliziano. In queste egli aveva chiarito alcuni diffìcili passaggi, che lo avevano condotto ad ulteriori ricerche. Alcune delle sue spiegazioni poterono esser fatte nelle passeggiate e nelle cavalcate che usava fare con Lorenzo, il quale aveva consigliato la pubblicazione delle Miscellanee. La forma con cui le spiegazioni sono esposte, il modo facile e tuttavia positivo di trattare le cose, la grande loro varietà danno per certo alle Miscellanee del Poliziano un' attrattiva posseduta da poche opere antiche. 11 loro successo non deve far maraviglia. Erano frammenti, e frammenti scelti, di lezioni del più celebre maestro di quell'epoca, che molti avevano udito, ma che moltissimi altri ancora desideravano di udire. È difficile trovare nel secolo XV opere di cui tanta fosse 1' aspettazione, e che fosse accolta con tanta curiosità.» (1) — L'ammirazione dei contempcrane del Poliziano era naturale e legittima. Tutta l'erudizione, tutta la sapienza filologica acquistata dagl'Italiani, dal Guarino in poi, trovavasi raccolta ed app.icata nelle Miscellanee. Il mondo intellettuale dell'antichità, divinato più che conosciuto dal Petrarca, il Poliziano lo conosce ne'suoi più minuti particolari. Oltre a ciò, nelle Miscellanee non ci è soltanto 1' erudito ed il filologo che spiegano, commentano ed interpretano gli autori antichi; vi è di più l'artista; che tratto tratto ne rivela le bellezze della forma. Anche il Valla aveva studiato le Eleganze della lingua latina ma, come portava l'indole della sua mente, la sua opera era stata più da grammatico e da filosofo che da artista ; niuno invece era da natura e da educazione meglio del Poliziano disposto a sentire e a metter in luce la bellezza e il magistero della poesia latina. Il Guarino e gli altri eruditi avevano raccolto e commentato con lungo amore un gran numero di scrittori antichi, ma occupati nel vincere le difficoltà della lingua o quelle provenienti dall'alterazione e dalla scarsezza dei codici, non erano andati oltre. Il Poliziano, venuto quando tali difficoltà o non esistevano più, o erano in parte superate, potè penetrare più addentro nella conoscenza dei classici, e dalla semplice erudizione passare all'arte.
Era questo uno degli aspetti dello svolgimento che operavasi nell'erudizione. Mentre da una parte le lotte fra platonici ed aristotelici e le speculazioni dell'Accademia platonica ammaestravano gl'Italian nelle discipline filosofiche, indirizzandoli a trattare con nuovi e liberi metodi i problemi deil' origine e del destino del mondo e dell'uomo; — dall'altra, il Poliziano formava la educazione delle crescenti generazioni, svolgendo in esse quel sentimento squisitissimo dell'arte che s'incontra nelle opere dei classici. — Così l'antichità risorta era tratta ad esercitare tutta la sua influenza sulle sorgenti più riposte del pensiero e del sentimento.
Le poesie latine del Poliziano rivelano i progressi fatti nella conoscenza dell'antichità classica e i caratteri del rinascente sentimento dell'arte. — Esse infatti non risentono più lo sforzo di un'erudito che si è proposto d'imitare certi modelli,
a Stazio ecc.; e finalmente le Miscellanee. Tra le opere greche, oltre gli epigrammi s là versione dell'Iliade, abbiamo del Poliziano la versione latina della Storia di Erodiano fatta per commissioni d'Innocenzo Vili, che lo regalò di 200 scudi d'oro, la versione latina del-YEiirichidio d'Ep'toto, dei problemi fisici d'Alessandro d'Afrodite, dei Racconti amorosi di Plutarco, dell'opuscolo di S. Atanasio sopra i Salmi ecc.
(1) Heeren, Geschicte des Studium der classischen litteratus- • ( * , •