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Storia Letteraria d'Italia
Il Risorgimento
Giosia Invernizzi
Francesco Vallardi Milano, 1878, pagine 368

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a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO TERZO. — SVOLGIMENTO DELL'ERUDIZIONE. 133
   quelle figure, che dal ceffo, o da qualsiasi altra parte del corpo, mandavano fuori l'acqua delle fontane, si chiamavano personee, perchè rappresentavano vari: volt' o gesti di queste. Gli individui possono assumere diverse e molteplici persone; la persona dunque è qualità e non sostanza. Noi poniamo la persona anche in I«lo, sia perchè non abbiamo vocabolo acconcio ad esprimere il concetto che abbiamo di lui, sia perchè in Dio realmente c'è una triplice qualità inseparabile da lui. Così diciamo che le tre persone divine, sono tre qualità d'un essenza umea, e non già tre sostanze. Nessun vocabolo d'altronde significa mera sostanza, nè veruna cosa è mera sostanza, come si è visto nei linri di Dialettica.
   L'opera delle Eleganze fu accolta con sommo plauso dai dotti italiani e stranieri, si diffuse rapidamente nelle scuole di latinità, e servì di testo per 1 Insegnamento durante tutto 1 secolo XVI. Erasmo da Rotterdam, in sua gioventù, aveva fatto per proprio uso un ristretto di questo libro, ristretto che poi vedendo stampato due volte senza il suo assenso, ei si decise a rivedere, facendone una terza ed;Zi 3ne, la quale uscì col suo nome (1). Le Eleganze del Valla ebbero 1' onore di un numero grandissimo di edizioni, di ammiratori fanatici, che le misero fino in versi di maligni che le sottoposero a critiche acerbe ed ingiuste, di uomini gravissimi che ne rilevarono spassionatamente i preg ed i difetti. Ne tempi moderni, Ileeren così le giudicava: Il Valla fu senza dubbio quegli che, nella sua epoca, conobbe il laano meglio d'ogni altro; non pedante cicerioniano, egli aveva studiato tutt gli scrttoi. classici di Roma. Le sue Eleganze sono un' opera grammaticale ; esse contengono una spiegazione dei più eleganti giri della frase, specialmente dove riguardano il latino, rivelando non solo un' esatta conoscenza di questa lingua, ma spesso anche un vero studio filosofico del linguaggio in generale. In una età in cui nulla aveva più valore del bello stile, e in cui si mancava di tutti gli ajuti, che oggi possediamo in gran copia, quest'opera dovette avere un gran successo, perchè sopperiva ad una necessità che tutti sentivano (2). — Ed ogg' ancora, dopo tanti progressi fatti nello studio delle lingue classiche e della stoi .a di Roma, dopo tanti rivolgimenti nel modo di studiare in generale il linguaggio, se qualche dotto filologo leggerà il libro delle Eleganze, in mezzo a molti errori, a molte fantasticherie da erudito, vi troverà pure gli antecedenti storici della filologia classica moderna.
   Il nome del Valla va congiunto anche ai primordi di un genere di studi, che esercitarono una grandissima influenza sul movimento religioso del secolo XVI. — Durante il Medio Evo, e fino al secolo quindicesimo, era stato lecito soltanto ai teologi d'occuparsi dei Libri Sacri, non che dei fatti e delle tradizioni su cui erano fondati i dogmi del Cattolicismo. Ma il moto di libertà, svegliatosi nell'epoca di cui teniamo discorso, schiuse al pensiero laicale l'adito anche a queste privilegiate regioni della coltura. Le agitazioni dello Scisma e dei Concili avevano, senza volerlo, concorso a decidere questo movimento. Infatti, dacché il laicato, dovendo intervenire nelle lotte fra Pontefici e Pontefici e fra Pontefici e Concilii, era stato obbligato a rivedere i fondamenti delle pretese degli un> e degli altri, come si poteva impedirgli di andar oltre e di rivolgere la propria attenzione anche ai fondamenti del dogma? Questo in effetti avvenne. Si cominciò dalle forme esteriori, dai fatti meno importanti e contrastati e via via si passò fino al dogma. — Limitando il nostro discorso all'Italia, e propriamente al Valla, noi vediamo l'ardito umanista autore del libro contro la Donazione, rivolgere la sua erudizione ad argomenti d'esclusivo dominio della religione cattolica. In nome del senso comune e della vera forma latina, egl aveva combattuto i giuristi, la scolastica, i latinisti e i grammatici, e
   (1) Paraphrasis, seu potius Epitomae in Eiegantiarum libri Laur. ialine. Parigi 1548. Paraphrasis lutulenta et brevis in Elegantias Vallae, Venezia 1535.
   (2) Heeren, Geschichte des Stvdium der classischen litteratur ; Gòttingen 1797. — Citato da H.-Hallam. Introduction to the literature of Europe., voi. 1, Part. I, Chap. HI.