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IL RISORGIMENTO.
successo a Giuliano, avrebbe cosi parlato : fece una guerra, necessaria sì, ma ignobile con Sapore, e mutati i confini, cedette alcune parti dell'impero romano, lo che per lo addietro fino dalle fondazioni non era mai accaduto. — Vi sono .noltre delle monete d'oro di Costantino, già fatto cristiano, le quali portano inciso in caratteri latini, e non greci, le parole Concordia orbis. Or di queste monete non ne rimangono di appartenenti ai pontefici, i quali come dominanti in Roma, necessariamente avrebbero dovuto battere moneta propria colla loro imagine. — È chiaro adunque che Silvestro non possedette, e che Costantino non trasmise il possesso ; ed è chiaro anche che essendo così le cose, Costantino non trasmise a S. Ivestro nemmeno il diritto di possedere.
Ma v' ha di più : Costantino si fece cristiano prima del pontificato di Silvestro. Infatti papa Melchiade, antecessore di Silvestro, dice: la Chiesa giunse a tale, che non solo le genti, ma anche i principi romani, che tenevano la monarchia di tutto l'orbe, si convertirono alla fede di Cristo, e ai sacramenti della fede. Tra questi uno, Costantino primo, religiosissimo, si convertì apertamente alla fede della verità, e concesse licenza per l'universo orbe, non solo di farsi cristiani, ma anche di fabbricar Chiese, e divisò i fondi da concedersi all'uopo. Finalmente il prefato pfùnc pe offrì immensi doni, e istituì la fabbrica del tempio della prima sede del beato Pietro, e abbandonò la sede imperiale, cedendola al beato Pietro ed a' suoi successor — Melchiade adunque dice che Costantino non gli donò altro che il Palazzo Latera-nense e i fondi, dei quali Gregorio fa sovente menzione nel registro.
Queste cose basterebbero per sè sole a provare pienamente la falsità della donazione di Costantino; tuttavia il Valla dice di voler discutere l'autenticità dell'atto (del privilegio), che si mette avanti come documento di essa. E però analizzandolo parola per parola colla scorta della filologia e della storia, della politica, egL ne rende manifesta la falsità e l'assurdità.
Dopo questa critica dell'autenticità dell'atto di donazione, e dopo aver toccato di alcune grossolane favole che si spacciano nella storia di Silvestro, il Valla ripiglia la dimostrazione delle tesi, che in sul principio del libro disse voler sostenere. Concediamo, continua pertanto egli, che Costantino abbia donato, e che Silvestro abbia un tempo posseduto; tuttavia bisogna ammettere che quest'ultimo, o qualche altro pontefice suo successore fu un giorno cacciato dal possesso. Ora io dico che. ciò che il papa non possiede, non può, dopo tanto intervallo di tempo, essere da lui ricuperato ; e che ciò che il papa possiede non può essere prescritto. Principiamo a parlare di ciò che il papa non possiede. Che cosa si può far di più di concedere cose che non furono, nè poterono essere, sieno state ? Di iamo adunque che il papa possedette, e che fu cacciato dal possesso, ma nello stesso tempo diciamo che il possesso perduto, i papi non lo possono ricuperare nè per diritto divino, nè per diritto umano.— Nell'antica legge si proibiva all'Israelita di servire all'Israelita oltre il sesto anno, e nel cinquantesimo anno ogni cosa ritornava al pristino padrone. Ora, nei tempi di grazia il cristiano sarà costretto ad eterna servitù dal vicario di Cristo redentore della nostra schiavitù? che dico? sarà riposto in servitù, dopo essere stato libero, dopo avere lungamente posseduto la libertà? Passiamo sotto silenzio la crudeltà, la violenza, la barbaria, di cui fa spesso uso il dominio dei sacerdoti; « chè se prima lo si ignorava, poco tempo falò si conobbe per quel portentoso mostro di Giovanni Vitellesco, cardinale e patriarca, il quale stancò nel sangue dei cristiani la spada con cui Pietro tagliò l'orecchio a Malco (1) ». Al popolo d'Israele, troppo gravato, fu permesso ribellarsi ai suoi re, unti dai profeti, mandati da Dio, e a noi (Romani) non sarà permesso ribellarci contro tanta tirannide, specialmente contro costoro, che non sono re, e non possono esserlo, che di pastori di pecore, cioè di anime, si son fatti ladri e masnadieri ? — Quanto al di-
fi) Di questo cardinale Vitelleschi ne abbiam fatto cenno anche noi a suo luogo. Vedi Cap. II, § i, pag. 64. -