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Nelle trasformazioni operate sui gas a temperatura costante, facendo solamente variare la pressione od il volume, ci siamo accorti della manchevolezza della legge di Boyle. Ma se noi invece, nella funzione di stato di un gas. dipendente dalla pressione, dalla temperatura e dal volume, teniamo il volume costante e facciamo variare la temperatura, ci accorgiamo nuovamente che la legge di Boyle non è matematicamente esatta. Se lo fosse, durante il riscaldamento di un gas a volume costante, la sua pressione dovrebbe aumentare nello stesso modo in cui aumenta ti volume, qualora, a pressione costante, noi permettessimo al gas di espandersi liberamente.
In altri termini, dovremmo avere i coefficienti di dilatazione sempre eguali a quelli di pressione. Invece, dai seguenti valori dedotti dalle esperienze di Regnault su alcuni gas, si notano diversità : l'aria ha un coefficiente di dilatazione di 0,003670. ed uno di pressione di 0,003665 ; l'idrogeno, di 0,003261 e di 0,003667; l'anidride carbonica, di 0,003710 e di 0,003688; l'anidride solforosa, di 0,003903 e di 0,003845.
A questo stato d'indagini, manca pure la legge di Dalton ; e quelle di Avogadro e Gay Lussac, che dipendono dalle prime due, dovettero essere interpretate con quell'approssimazione matematica che si conviene alla legge di Boyle.
Ma la legge di Graham, che connette la velocità di diffusione di un gas con la densità dello stesso, riesce a darci una più ampia ragione delle precedenti manchevolezze.
Ammesso che, nell'unità di volume, ogni gas, a prescindere dalla sua natura e dalla sua massa, abbia sempre lo stesso numero di molecole, ne segue che le velocità medie delle molecole devono essere variabili. Anzi, devono essere inversamente proporzionali alle radici quadrate delle
densità rispettive e si determinano mediante la formula : = 3P§
P
dove v è la velocità media che desiderasi cercare, espressa in metri al secondo e a zero gradi ; P la pressione per metro quadrato =10 333; g l'accelerazione di gravità =9,81 m. ; p il peso di un metro cubo di gas a 0° ed alla pressione di un'atmosfera.
Applicando tale formula all'idrogeno ed all'ossigeno, tro-
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