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NOTE
91.
C . MVNATIVS . Q F MOGETILLIVS VI . VIR SIBI . ET . SVRAE FRONTOMS . F
VXORI ET . C. MVNATIO
MAXIMO . F TERTIAE . FIRMI NVRI . ET . FILIIS EORVM
Lapide, che gli eredi Caralini trasportarono a Cremona. Quivi, dice il Bianchi, per quante diligenze si siano fatte, non si è finora (1791) ritrovata. Nel 1740 l'Arisi la mandò a Muratori, che vi segnò in fronte: CIremo noe apud Caraf/lnios.
Bertarelli 12 — Muratori 724. 3 — Rovelli 201 G2 — Bianchi 283. 2 A torto corregge Muratori — Aldini 132. 80. Scorretto.
92. V . F
PETRONIVS . GEMELLA» VI . VIR . SIBI . ET
MRIAE . L . F L VCILLIA E . VXORI PETRON . PRIMOGEN
PATRI SAMMONIAE . C . F LVTVLLAE . 3IAT PETRON . MARTI AL FRATRI . ET . SMS
La gente PeIronia si gloria di più memorie in Como. Giovio Benedetto vide il marmo Fanno Ì300 nella chiesa di san Lorenzo in Ligometto. Capovolto e mezzo interrato non potè leggere che cominciando alla parola LmMttim, e tino al line. Il marmo è di vena candidissima, e sui lati ha scolpile due vili con grappoli e pampini nei quali si annidano degli uccelletti. Nel 1340 trasportassi a Castiglione nelle vicinanze di Varese.
Giovio Benedetto 37. Acéfalo — Castiglioni, Gallor. etc. p. 18 — Grnter. 449. 4 ; e di nuovo 730. 8. — Aldini 132. 81. Con errori. Così Grulero. — Momiiben p. 104. 10. Crede che il mar-