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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

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a cura di Federico Adamoli

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   / AL LIBRO III.
   201
   7G. n . M
   CAESENN1 . EFGENI MENSORIS PFBL1C1 FLOHENTIVS L1BEHTVS
   Esistente nella chiesa di sant'Andrea. Il vescovo Carafini lo portò nel suo orto, quindi a Cremona. Presentemente nella villa Pice-nardi. Il carattere non è tondo o romano, ma inclinato, o secondo si dice, corsivo*, quindi del terzo al quarto secolo.
   Cesennio Eugenio fu misuratore pubblico, o agrimensore. Un giudice pioprio presso ai Romani invigilò sui limiti dei campi, e subordinossi a lui il pubblico misuratore. Doveva il misuratore godere la stima universale si per pratica dell'arte, che per rettitudine di mente. Grutero nomina un misuratore coll'epiteto di agrario (1078. G).
   Giovio Benedetto 11 — Gruter. 1035. l.Male Cacnni e Fio* rentinus. Caennì anche in Lipsio, Auct. p. 1G8. 12 — Zaccaria, Eacur. p. 94 — Rovelli 2G2. G8 — Bianchi 128, tav. 15. Lo credette il misuratore che Plinio chiese a Traiano per usarne in Como; ma Plinio (Lib. X, 35) parla della Bitinia, non di Como.
   Ordii n. 5224 — Aldini 154. G5.
   CAPO SESTO SEVIItV E AUGUSTALfl
   77.
   AEBVT . . .
   TREP . . . L . GAL . . . _ MAR . . . VI . VIR . . . TRI . . . IANVA . . . ET . C
   Frammentuccio nel museo Giovio.
   Aldini 144. 66.