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%is, come da lapide presso Ordii (n. 07 70 ). li Giovio legge Princeps mìUtum Praefectus ctc. e può stare, avendosi già Pria-ceps . . . leg. vi, e Princeps castro rum in altre lapidi (Òrelii n. 0779 el S4o7). Può anche spiegarsi Prasfcctus milihtm praefectus praetorio, siccome recano altri antichi marini (hi. n. 5 424 et Tom. Ili, p, 547), ma vuoisi riflettere che su la loro autorità cade qualche leggicr dubbio. Nella milizia denominavansi Prefetti coloro, che presiedevano ad una, o ad altra squadra, p. es. Praz-fedi cohortium, ala-rum eie.
Giovio Benedetto n. 72 — et /list. pale. p. 220 — Cigalìni Fr. hb. Ut — Porcacchi, Nobiltà ecc. p. 79. « lo ho veduto, «• egli dice, in mano di mon. Gio. Antonio Volpi vescovo di Como... « un denaio d'argento con le lettere di Fabato, et con l'impronto « di Roma: il che argomenta, per mìo parere, maggior grandezza « in questo uomo... » — Cigalinì Paolo, De vera etc. p. 22 — Gruter. 582. 0 — Giovio G. B. Dizionario ecc. p. 70 — Rovelli 2a2. 2 4 — Aldini (i i 1. 41) colloca orile la voce patrimonio.
Il padre Bona nome (Po>'lìi'a del Lario, ecc. — Como, 1063, p. 74) racconta che in Bellagìo si trovò un pezzo di marma con le parole calfvr ( sic ) fab. indicanti Calfurnia Fabata , moglie amata teneramente da Plinio. Ora il pezzo di marino è nel museo, ei dice, Arcinoto.
50.
L . CàEGILIVS . L . F. ClLO. llll . TIR . A F
QYI.TESTAMENTO. SVO. 113. N . XXXX . 3IVMC1PIBVS. C03IENSIBYS
LEGAV1T .EX . QVORVM . RED1TV . QVOT . AN.nIs , PER . Is'EPTVNALIA . OLEVM 1f? . CAMPO . ET . IN' . THERmIs . ET . EALINEls . OM.VIEVS . QVAE , SVNT COMI . POPVLO . PRAEBEUETYR . T . F . I . ET .
l . caecili0 . l . f , valenti . et . l . caecllfq . l . f . secy.ndo . et . lytvllae .
rlCTI . f . costyeernau aetas . pr0per a\ IT . facien'dvm . fvit . SOLI . pla>gere . mater . mater .
rogat . qvamprimvm . ducati? . se . ad . v05 .
Marmo raro e importante, che illustra la storia di Como. Giovio Benedetto lo trovò in Intimiano a quattro miglia da Como, e serviva di mensa ad un altare. Ora in Como nel museo Giovio ; e prima presso i Peregrini, eredi Magnocavallo.
Lucio Cecilio Ciloue, figlio di Lucio, quadrumviro con edilizia podestà, legò per testamento sesterzii nummi quarantamila ai municipi comensi , perchè del loro frutto annualmente nelle feste di Nettuno sì somministrasse al popolo Polio nel campo e nelle terme e in tutti i bagni, che sono in Caino.
Le feste dì Nettuno celebravansi nel mese di luglio, stagione