Stai consultando: 'Storia antica di Como ', Maurizio Monti

   

Pagina (184/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (184/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   AL LIBRO ili.
   J7lJ
   C I> L I .N I V S L AVGVR LEfi AT l'H C0>SVLA1U l'otfsta IMI1 CAES AH \
   . VRATOIt . \F.I T PRAEF AEHAKI SAT QUAESTOR IMP
   K senza punteggiatura. Gli altri tre pezzi si dissero trasportati a Trad.ite innanzi che terminasse il secolo xvi. (Giovio, LUI. lardane xxvi). Traduzione :
   C Plinio Cecilio Secondo figlio di Lucio
   Console Augure Legalo propretore della provincia di Ponto e
   di fi il in ia
   Mandalo in quella provincia con potere consolare senza cavar
   la sorte
   liuti' imper Cesare JVerm Traiano augusto germanico dacico Curatore dell'alveo del Tevere e delle rive e delle cloache
   della cilla
   Prefetto dell'erario di Saturno pref. dell'erario militare pretore tribuno della plebe Questore dell'imperatore seviro dei cavalieri romani Tribuno milil. della legione III gallica decemviro giudiziario
   delle liti
   Le terme con sesterzi . . . ai/giunti in ornamento Sesterzi Ireeenlomila e statue ? inoltre per dote Sesterzi dugenlomila fece fare per les lume ti lo. Pi più a suo
   e a nome de'suoi liberti Sesterzi 18 milioni 66 mila 666 alla repubblica diede. Pel cui
   reddito volle
   Dipoi assegnare al banchetto della plebe urbana annui danari tu Ha. Per sovrappiù diede al nutrimento dei fanciulli E delle fanciulle della plebe urbana sesterzi 300 mila. Parimente la biblioteca e in dote Della biblioteca sesterzi centomila
   Non vi ha lapide fra le Comensi, clic maggiormente esercitasse l'acume degli eruditi. Il conte Ottavio Boari di Ferrara ne compilò un volume, clic nel Ì775 pubblicò colle stampe di Mantova. Primo a copiarla fu Ciriaco d'Ancona nel ma non si co-
   nobbe dagli archeologi, che Tanno 1325 per cura di Giovanni Taccuino nelle note di M. Valerio Probo, uscite coi tipi di Veuezia.