AL LIBRO III. .,5
Ara in Asso, borgo principale di Valassina. Vi si scoperse nei primi anni del secolo xvi. Il Grillerò ottenutane copia dal senatore Fr. Sfondrato scrisse nella prima linea Ascìì, e P. Plinius lìitr — Aetcrnìtati nelle ultime due; e vi ammise, oltre al Genio, un altro nume, YEternità; quasiché uno dei Plinii sopra la stessa ara sacrificasse al Genio, l'altro Plinio alla Eternità. Collazionato il marmo scrupolosamente lino dal 1825, ne uscì l'apògrafo che stampo. Volgarizzato dice: Al Genio di — Lucio Plinio — Burro e — Publio Plinio — Eternino. Il marmo lo credo tuttora in Asso nel casamento del castello. Il Genio dei luoghi fu divinità comunissima appo gli antichi.
Castiglioni, Gallorum etc. p. 41 — Gruter. 109. 9 — Rezzonico, Disquisii, etc. Tom. I, p. 71. — Giovio G. 15. Como e il Lario ecc. p. 299 — Labus, Viaggio ecc. p. 340 — lledaelli, Notizie della Brianza ecc. lib. II, p. 98 — Orelli (n. 1731) inlerpetra la prima riga Genio Asclepii — Aldini 95. 30. Tutti con lezione erronea.
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È in Ossuccio, paesello di Treinezzina. Marmo di Musso e in forma di base, ma cosi guasto dalle sassate dei monelli, essendo in luogo aperto, che fra piceol tempo non sarà più leggibile. È dedicato alle matrone e ai genii degli Ossuciatti. Sotto alla parola Consacrami s'incise un cuore, come indizio di amore; e così costumavano gli antichi. Celtici sono i nomi di Dauione e di Cuca-Ione. In lapide di Verona (J/«s. ver. p. 75. 3) vi ha: Nympkis Aug et Genio pag. Arusnatium eie,
Giovio G. B. Como e il Lario ecc. p. 272 — Labus, Viaggio ecc. p. 287, Con qualche menda. Lo stesso 'citò alla pag. 159. 4 i nomi di Dunone e di Rufione in lapide di Vicoseprio, clic si stima la matrice degli antichi Insubri. — Orelli n. 4903. Vides hic, ei scrive, parvuli nunc pagi. Ossuccio nomen anliquum. — Aldini 9G, 51.