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NOTE
Giovio G. B. ( Dizionario degli uomini illustri ecc. p. 427 ) legge Q. Secundus — Rovelli 230. io — Aldini 91. 18. Omette ja seconda riga e pone . . . vssiuenvs Dell'ultima.
26. IIERCVLI IV VE AI . P QVINTIVS DE . RE . SVA
È rara tra le epigrafi di Ercole. Si'nterpetra così: P. Quinzio col suo patrimonio dedicò alla gioventù di Ercole.
Rovelli 250. lo. La tolse dal Borsieri — Aldini 01. 19.
27. IIERCVLI
VRSIO Q . GEM . . .
Aldini crede titolo di Ercole l'insolito Ursio, e insieme gli nasce dubbio che il primo apògrafo abbia errato ponendo Ursio per Ultori. S'ingannò. L'Ursio è il nome del servo di Q. Gemello, quasi Orsione, OrsaccioOrso. Una Slazi'a Ursa è tra le epigrafi di Mantova (Museo ecc. Tomo li, p. 29o). Un Urso figlio di Condono scioglie volo al genio di Marte presso l'Orelli (n. 1352). L'Alciati (Op. c.) pubblicò un marmo di san Babila in Milano, che ci rammenta la gente e famiglia degli Orsioni. 11 marmo dice: Ad Ercole dedica Orsione servo di Q. Gemello.
Rovelli 2o0. 14. Copiò Borsieri. — Aldini 92. 20.
28.
BONAE
DEAE EX VOTO
ANNI A PROCVLA
Elegante pilastrino nel museo Giovio. La buona Dea era venc-ratissima presso le donne. Le sagrificavano in segreto e di notte, rè uomo poteva intervenire al devolo rito, sotto pena del capo. Appellavasi Bona Dea perchè, secondo Macrobio (Lib. I. Satur. cap. xii ), era fonte di ogni bene in questa vita. Come da lapide in Roma (Marini, Atti ecc. I, p. 212) un Felice Asiniano dere• tictus a medicis sciolse voto a lei oh luminibus restitutis.
Aldini 92. 22.