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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I liG
   STORIA ANTICA DI COMO
   sole, e fu colà mandalo da Traiano perchè eranvi molti abusi da correggere, e vi si richiedeva l'opera di un sapiente magistrato. Viene dalla Bits-nia quella celebre lettera intorno a' cristiani, che è sempre citata dai controversisti cattolici, e che rende testimonianza ai santi costumi dei primi fedeli. La colpa elei cristiani, o vuoi il fallo, scriveva il nostro concittadino a Traiano imperatore, riducesi a questi tre punii: che in un determinato giorno (questo probabilmente in Bitinia era il sabato ) si raccolgono innanzi all' aurora, e cantano a Cristo, quasi a Dio, un inno ; giurano di non commettere furti, non ladronecci, non adulteri , non essere fedifraghi, non negare il deposito; poi si separano, e quindi nuovamente adn-nansi per mangiare in comune alcuni semplici cibi. Traiano risponde vagli, non facesse inquisizione, ma se veni vaugli denunziati e convinti punisseli. Sì guardasse dal prestar fede ai libelli senza il nome deli' accusatore, perchè sarebbe stata opera di pessimo esempio e del suo secolo indegna.
   Tornato dalla Bitinia , visse carissimo sempre a Traiano, e occupò illustri cariche. Aveva una splendida villa detta Laurentino, a diciassette miglia da Roma sul litorale del Mediterraneo fra le due città di Laurento e di Ostia, vicina al luogo dove ora sorge borgo Piastra. Godeva di un'aria salutarissima. Plinio era solito passarvi qualche tempo del verno, e vi si recava da Roma in su la sera, quando aveva adempiuti i suoi uffìzii. Stimasi che quivi consumasse in molta parte gli ultimi anni di vita. E incerto l'anno di sua morte. Cristoforo Cellario opina che abbia vissuto quasi per tutto il tempo dell'impero di Traiano o