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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1CJ6 STORIA ANTICA DI COMO
   secondo lo stato delle scienze a' nostri dì, che sono l'opera di tanti studiosissimi uomini, d'un lungo corso d'anni, d'innumerevoli sperimenti, e non riflettono quanto allora la scienza fisica era piccola cosa e ingombra di grandissimi errori; che agli antichi mancavano mezzi di raccogliere le notizie sparse; che primo e solo Plinio mise mano all'immenso lavoro, il quale se non ci fosse, resterebbe un grande vóto nella storia naturale , e rilevantissime notizie ci mancherebbero. Una prova di fatto, che dimostra l'importanza di questo lavoro, è il non trovarsi alcun libro, che tratti di cose antiche e di scienze naturali , in cui bene spesso non sia la testimonianza o 1' autorità di Plinio allegata; e molte notizie di Plinio, che già si annoveravano tra le favole, ora sono tra le verità, essendosi meglio conosciuto il mondo e le sue maraviglie. Critici ingiusti son pure, perchè ciechi alla bellezza, di cui i lavori di grandi scrittori rispleu-dono, non hanno occhio che per vederne le macchie, le quali sono inseparabili da ogni opera umana. Simili a quegli uccellacci che vanno spaziando pelle regioni dell'aria, e mentre tutta la sottoposta natura sorride al loro sguardo e presenta loro in copia i suoi frutti, essi stupidi a tanta beltà e pompa di ricchezze, altro non cercano coll'occhio acutissimo, se non alcuna sozzura, sopra cui tosto strepitando colle ali si gettano avidamente. Sono per verità , dice il Brotier nella prefazione alla sua edizione di Plinio, molti errori in lui, anzi moltissimi, se voglionsi numerare; ma assai pochi sono, se si paragonano alla infinita moltitudine delle cose, che verissime sono. Poi aggiunse: quanto a me non voglio detrarre ad alcuno dei viventi, tra quali uno (e intende di Buffon), eminente per altezza