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Storia antica di Como

Maurizio Monti
Tipografia de' Classici Italiani, 1860, pagine 259

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1CJ6 STORIA ANTICA DI COMO
   talico regno si trattò nel 1812 di stabilire tra di noi di bel nuovo il collegio nautico per l'istruzione della gioventù nelle guerre sui laghi e per le montagne; ma il nobilissimo divisamente non si potè recare ad effetto per causa del sopravvenuto Congresso di Vienna, che soffocò in culla la nascente independenza delle nazioni.
   Il marmo a Bruttidio Sotterico menziona i centenari., i dolabrari e gli scalari. I primi furono in origine appellati centenari, perchè occupati nel mestiere di formar abiti di vari e grossi pezzi di panno insieme cuciti. Aggregati alla milizia fabbricarono abiti, tende militari e coperte a estinguere gl'incendii, o guarentire gli edifizii e le fortificazioni dal fuoco, e i soldati dalle frecce. Un passo dei Commentarli di Cesare così illustra la nostra definizione: « Poiché i soldati legionari!, «f vi si dice, ebbero il tavolato di una torre con « mattoni e con fango munito contro il fuoco, vi « stesero sopra anche i centoni, 0 coperte di grosso « panno, per difenderlo dalle pietre e dalle lan-« ciate frecce ». I dolabrarii sono propriamente i fabbricatori di picconi e di accette; e quelli, si crede, che negli eserciti e sulle navi servivano ai soldati lavorando co' picconi, colle scuri e con siffatti strumenti. Gli scalari sono i fabbricatori delle scale, e quelli che negli assedii le apprestavano ai combattenti per dare la scalata alle mura. Tutto nei collegi ci rappresenta Y organizzazione più militare, che civile, del romano impero. Notisi qui di passaggio quanto grande appare da ciò la sapienza degli antichi, i quali non a caso prendevano dal corpo dei soldati i fabri, i picconieri, i marraiuoli, i banderai, gli artefici pe' bisogni degli eserciti, ma dai proprii collegi, e così ciascuno