DKLLA LINGUA ITALIAN*
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viene, ma invece questo i si conserva, ed essendo breve da e, es.: mi ìllu donat equivale a: mi-e-lo-dona — melo dona; cosi mi \l\nde donat = mi e-nc dona = mene dona.
Pronomi possessivi.
La nostra lingua conosce oggi soltanto delle forme toniche per i pronomi possessivi.
Le forme dei possessivi derivano, secondo le Jeggi fonetiche del latino, per l'azione analogica di miei su tuoi, suoi, ecc.
La nostra lingua letteraria non conservò delle forme atone del latino volgare che ma. es. : madonna = meo domina.
Dei pronomi dimostrativi latini: hic, iste, ille, is. ipsc, idem; iste diede esto; ille il pronome egli ; e l'articolo il : ipsc, esso. Is, idem, hic scomparvero.
Eccettuato idem, tutti gli altri dimostrativi formarono moltissimi altri pronomi dimostrativi, es.:
eccu[ni\—ille = quegli, quello (singolare)
eccwjWj—illui = colui
eccw[»i]—Mi = quelle (plurale)
eccum - illorum = coloro
eccum—illa = quella
eccu\m\—iste — questi, questo
eccM[w]—isti = questi (plurale)
eccu[m]—istn = questa
eccu[m\—istae — queste (plurale)
eccM[»i]—Mae = quelle, (plurale)
ecce—hoc = ciò.
Altri composti abbiamo in desso da id + epsus, stesso da iste + ipsus, medesimo da met -j- ipsimus (per ip-sissimus).
Pronomi relativi ed interrogativi.
All'interrogativo quis, quae latino volgare qui) corrisponde l'italiano chi per ambo i generì; quid diede che; cui = cui (dativo). Gli altri casi scomparvero in italiauo.