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LE i'UIME ORIGINI
dita della coscienza dei casi e del retto uso delle proposizioni fece si che una forma surrogasse erroneamente un'altra.
Altra causa fu la confusione del singolare col plurale, la quale contribuì a convertire i neutri in femminili dolla 1.' declinazione, perchè i nominativi degli uni e degli altri uscivano in a; e negli accusativi essendosi dileguata l'in finale nel singolare della l.a si fece rosa, invece di rosam, per cui castra, spoglia, arma furono concepiti come femminili singolari.
1 frutti per essere usati al plurale e terminando in a dovettero passare al femminile. A questo mutamento presiedette non soltanto la loro forma, ma anche la loro qualità di cose deboli e protette dagli alberi, quasi utero di
femmina.
Altra causa di passaggio da un genere all'altro fu l'attrazione di voci sinonimo, p. es : fonte seguì il genere di fontana.
Queste sono le cause principali che servono a spiegare le differenze che esistono nel genere dei sostantivi nel loro passaggio dal latino all'italiano.
Al contrario del neutro si conservarono fedelmente il maschile ed il femminile. In quei nomi che cambiarono dal maschile al femminile o viceversa, la spinta parte quasi sempre dalla forma, di rado dal significato. Però i nomi delle piante, che sono femminili in taluno, divengono maschili in italiano, os.: alnus, alno; fraxinus, frassino (il); ebenus, ebano (1'). Anche i nomi originariamente astratti usati ad indicare uomini a causa di questo significato divengono maschili, come, p. es. : il camerata, il cornetta, il podestà. 11 passaggio dal maschile al femminile è un poco più frequente. Diventarono femminili a causa della forma: career, il carcere ; paries. la parete; e per influenza dei sostantivi in a-te, u-te, bontate, ecc.