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Le prime origini della lingua italiana
Biblioteca del Popolo

Sonzogno Milano, pagine 63

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LB PIUME ORIGINI
   mente una tendenza della a volgersi in e quando segna IV nella sillaba immediatamente protonica, p. es. : gkero-fano, garofano; canarino, canerino; amaro, amerò. a può mutarsi in o, es.: soddisfare per satisfacere. a in w, es.: lucertola per lacertola. La vocale i mutasi in a, es.: anguinaglia da inguinalia: in e, es. : lenzuolo da lintoleum; in o, es. : dovizie da di-viliae; in u, es.: suggello da sigillo.
   La vocale o passa in a, es.: maniglia da monile; in u, es. : budello da botellus; ufficio da officiuin
   La vocale u cangiasi in i, es.: ginepro da juniperus ; in o, es. : coniglio da cuniculus.
   In generale le atone della prima sillaba della parola si trasformano nella vocale per eccellenza a, es.: avorio da éboreum; maraviglia da mirabilia; galostra per colostrum; zampogna da simphonia. La vocale non accentata in principio di parola, cade sovente per aferesi, cosi: Girgenti per Agrìgcntum, Rimini per Ariminum, chiesa per ecclesia.
   ae dittongo protonico può dare varie uscite, es. : eguale, uguale, iguale da aequalis.
   au iniziale passa in u, es. : agosto da auyustum, ascoltare da auscultare; oppure in o, es : orpimento da auri pigmentum; od anche in u, es.. udire da audire, uccello da avicella = aucella. Resta intatto nelle parole dottrinali, come: aurora, augusto, autunno, australe, ecc. Mutamenti delle vocali atone postoniche. L'italiano, più delle altre lingue neolatini*, tiene distinta la quantità delle vocali atone postoniche. Però nella serie delle labiali non fa alcuna distinzione fra o, o, ti che danno usualmente il riflesso chiuso o, es.: amo, amo; manas, mano; d\er\etro, dietro; servii, servo. « ed à restano a: canta, canta; trigintà, trenta. i resta i, ma ì: si apre in e. es.: servi, servi; veni, venni; ubi, ove; martìs die, marte di.
   Gli stessi riflessi hanno le altre due vocali palatali s, 2: la lunga da i, la breve da e, es.: flores, fiori; ames, ami; invece bene diede bene, septém, sette.
   Egualmente da as mutatosi prima in es si ottenne i. e da ae = è, lat. volg., e. Es.: amas = ames — ami; fo-