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Le prime origini della lingua italiana
Biblioteca del Popolo

Sonzogno Milano, pagine 63

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   DKLLA LINGUA ITALIAN*
   3'J
   conservasse il suo dominio riuscirebbe oggi por noi molto difficile dire se la tal parola appartenga al gotico, all'ebraico o al latino. L'importanza dell'accento deriva an-che dal fatto che delle leggi fisse regolano il passaggio delle vocali accentato del latino negli altri idiomi romanzi.
   Si devono distinguere perciò le vocali in toniche ed atone. Le vocali toniche inoltre devono essere distinte secondo la loro quantità, vale a dire secondo il tempo impiegato a proferirle: a (lunga=a + a) vuole un tempo doppio ad essere pronunziato che a (breve = a).
   La quantità delle vocali è modificata dalla posizione, cioè: quando sia seguita da due o più consonanti: tr, pr, 11, Id, ecc. Oltre queste posizioni ve n'è una detta di latino volgare, che è la resultante di un fenomeno generale per cui e in iato (e più vocale) diventò i fin dall'età romana, e poi passò ad j consonante.
   Vocale tonica a del latino classico = a del latino volgare, si conservò a anche in italiano. Es., in sillaba libera : latti, lato; patre, padre. In posizione: cabalili, cavallo; placeal, piaccia. t del latino classico = i del volgare latino, resta i in italiano. Es., in sillaba libera: vita, vita; lllus, lido; nldu, nido; airìlcu, amico; riga, riga; felice, felice; dlcit, dice.
   In posizione: frlctu, fritto; flctu, fitto; flxu, fisso; villa, villa; mille, mille.
   t ed i del latino classico = e del latino volgare, restano e in italiano. Es., in sillaba libera: site, sete; fide, fede; sala, seta; meta, meta.
   In posizione: die tu, detto; vindteta, vendetta; tic lu, tetto; le/je, legge.
   In molti casi però l't non si trasformò in e e si mantenne specialmente se trovavasi in origine nell'antipenultima sillaba della parola, come: ciglio, cìlium; dtgitus, dito; invidio, minimo, che ha anche menomo; in molti parossitoni, come: fimo, libro, sito, tigre, specialmente se trovavasi in sillaba aperta, come: fia, fiat-, dì, dles; priu {prlus) ; via, via. $ del latino classico = e del latino volgare; in sillaba