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alla bottega del legnaiuolo, che s'affrettava, a tarda notte, di fornir l'opra anzi il chiarir dell' alba. „ A sinistra, sorge la chiesetta di Montemorello ; e, nei dintorni, v'ha un quartiere di povere case, dominato dal palazzo Leopardi. Sono, in gran parte, abitate da famiglie di lavoratori della campagna, che dalle case coloniche, dove vivevano da mezzadri, si ridussero in paese a casa a nolo, per fare i giornalieri. Uomini e donne recansi alla prima luce a lavorare in campagna, e tornano in sull'imbrunire col fascio d'erba da vendere o da dare a qualche bestiola, con cui s'industriano. Le giovani e vispe contadinelle risalgono, dalle pianure del Musone o del Potenza, alle loro case rabescate dai tralci della vite, con al collo gli scialletti variopinti, con i guarnelli a striscio vivacemente colorate, con le ricamate pianelle, dall'alto tacco di legno, sonanti sul selciato di Montemorello ; e intonano i soavi ritornelli marchigiani. Questa è la piazzuola, che echeggia ancora del lieto rumore dei fanciulli (Patrizi, nella Vita italiana cit., pag. 550).
Ma quando alla quiete, in quel povero cuore suc-cedea di nuovo l'abbandono, e il pensiero riprendeva il sopravvento, gli dettava l'alta espressione del dolore umano nel Canto notturno d'un pastore errante ; che l'A. compose fra il 22 ottobre 1829 e il 9 aprile 1830.