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Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — J23 —
   Cavalli. Là si trattenne 10 giorni e il 13 era già a Bologna, in buone condizioni di salute (II, 156).
   Di questo viaggio potè menar vanto, come d'un trionfo ; perchè uomini e donne facevano a gara per vederlo „ (II, 157).
   Fra le opere che avea concepito, v'era un Dizionario filosofico e filologico (II, 157) ; ma fin dai primi di settembre deliberò di partire per Recanati alla metà d'ottobre. Tutto ponderato, si accorse che l'idea del Vocabolario non era conciliabile colle sue forze e l'abbandonò, come avea fatto di quella sul Cinonio (II, lèi).
   Il padre intanto gli avea spedito a settembre il baule; e non avea dimenticato un ultimo presente di
   10 forme di buon formaggio (Piergili, Lett. scrit., pag. 197), che fu gradito assai, sia pel valore della cosa, sia pel gentile pensiero che significava. Del resto, eccetto un po' di stitichezza, non si sentiva male; e attribuiva quella allo strapazzo del viaggio a Ravenna. Verso la fine di settembre tenne al fonte battesimale
   11 figlio di Angelina, antica sua domestica (II, 169); e, appreso con piacere che finalmente a Recanati Pier Francesco aveva ricevuto l'investitura del canonicato a 13 anni, se ne congratulò con lui e con tutti i suoi (II, 170).
   4. — Il prof. Giuseppe Piergili, avuta occasione di mandare in dono al Municipio di Recanati due copie del ritratto di Giacomo, così ne scrisse : — Nel tempo che Giacomo dimorava a Bologna, formossi fra gli amici suoi il progetto di pubblicare le sue Opere con ritratto e cenni biografici. Ma l'impresa non ebbe mai intiero effetto, atteso che l'avvocato Brighenti, che faceasi editore e libraio, provò sempre avversa la fortuna nel suo commercio.
   Però questa proposta lasciò traccia di sè nel ritratto che fu fatto disegnare a matita dal lodato pit-