Stai consultando: 'Per la storia di un'anima Biografia di Giacomo Leopardi', Ciro Annovi

   

Pagina (108/243)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (108/243)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 98 --
   tessa Adelaide, la quale vedea nel primogenito solo un figlio d'oro, l'idea dell' impiego trovasse favorevole accoglienza, come l'unico mezzo perchè quest'oro potesse finalmente essere da Lui guadagnato, liberando cosi la famiglia d'ogni spesa.
   E l'avviso di Carlo si traduceva 1' 11 aprile in queste testuali parole del padre: La supplica da voi data al Segretario di Stato, per ottenere una Cancelleria del Censo, nè mi compiace, nè mi rattrista.... Quell'ufficio è indifferente, e non disonora, nè compromette l'esercitarlo „.
   Intanto nuove confidenze di Carlo facevano sapere al fratello la scoperta fatta dai genitori delle gite notturne di Luigi, che, a vent'anni, era reo d'essere uscito ad amoreggiare. La madre era stata capace di rimanere in piedi fino a tarda ora, per poterlo sorprendere; ma quando, in punta di piedi, entrò in camera di lui, e non lo trovò, senti tutto lo scorno d'essere stata esautorata. Allora facendosi granforzaper simulare indifferenza, l'attese; ma l'affetto di Carlo era corso a prevenire il fratello che subito ritornò. Fu una scena non mai vista! La'Contessa diede in ismanie, cadde in convulsioni, pareva volesse provocare il finimondo. Carlo e Paolina, supplici e in ginocchioni, invocarono perdono e pietà per loro e per lui. La conclusione fa : Questa mattina (14 aprile 1823), dopo varie rappresentazioni, il perdono è stato accordato „ (Piergili, Lett. scrit., pag. 107-108).
   E Giacomo ne avrà certo riso di gran cuore. Saputo questo, nessuna maraviglia farà il lettore nell'ap-prendere che anche Paolina scrivevagli di nascosto, come rilevasi dalla lettera segreta, in data 25 aprile 1823. Era insomma una casa dove i giovani congiuravano per la loro libertà, come in Italia i cittadini per quella della patria.