Capitolo IX. La prima sua prova nel mondo
Sommario: 1. La zia Ferdinanda. — 2. Viaggio di Giacomo a
Roma. — 3. Conosce i dotti stranieri e la società di Roma.
—-4. Sue occupazioni. — 5. Ritorno a Recanati.
1. — L'11 febbraio 1822 mandò al Brigbenti una copia della Batracomiomachia di Omero tradotta, con molte correzioni e varianti (I, 349); però, poco dopo, la debolezza degli occhi e della testa lo travolgeva straordinariamente (I, 351), come in ogni primavera.
Ora avea concepito un Trattato in prosa alla maniera di Luciano. Ma credette meglio aspettare, prima di colorire le idee ; perchè intendeva trovare un modo veramente acconcio a punzecchiare l'indolenza degl'Italiani con la ragione, con gli affetti e col riso.
Il conte Monaldo ricadeva nella speranza di fare del figlio un prete. Lo stesso Giordani approvava la cosa in quanto gli sarebbe servita a salire. Giacomo invece non volle mai piegarvisi a nessun patto.
Intanto anche la zia Ferdinanda seguitava da Roma a implorare da due anni che le avessero mandato il nepote in famiglia, dove non avrebbe incontrato gravi spese. Monaldo invece, vuoi per una ragione, vuoi per un'altra, non aveva mai acconsentito. Que-