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Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   -Sitanti che, a voler colorire e terminare quelli già schizzati e delineati, non gli sarebbero bastate quattro vite (I, 813).
   Questi Disegni letterari „ parvero quelli ch'erano a Recanati fra i manoscritti in 2 mezzi fogli volanti. Sono autografi e sei. E fra tutti gli scritti inediti dell'Opera pubblicata in due volumi ad Halle, il Cugnoni non dubitò di definirli il più pregevole lavoro, come quello che rivela l'ampiezza della mente dell' A., la vivacità della sua fantasia e la maturità del suo giudizio (Cdgnoni, op. cit.).
   Nel marzo gli fu fatto intravvedere che si sarebbe potuto applicare in un nuovo impiego; ed Egli, benché si fosse imposto di non chiamare alcuno a parte della sua infelicità, ruppe la legge che s'era stabilita e sperò l'ufficio vacante di Professore di lingua latina nella Biblioteca vaticana (I, 323, 24). Per questo, interessò il Perticari di arrivare fino al Mai (I, 325); ma non se ne fece poi nulla. A detto di Monaldo, il primogenito stava leggendo nel gran libro del mondo; ed egli credeva che si sarebbe spogliato delle idee astratte della gioventù, per adattarsi a quelle del senno e della verità. Riconosceva che la crisi era violenta, ma sperava di vederlo presto detestare qualche principio e mettersi al partito de' saggi.
   4. — Ma, a dire il vero, al partito de' saggi si sarebbe dovuto mettere lui, che, volendo tener troppo saldo ed integro il suo modo di pensare, faceva de' figli altrettanti insubordinati. Convengo che la sua buona fede nell'adottar quel sistema era fuor di dubbio, come pure era indiscutibile la sua bontà di cuore. Alle preghiere del cognato Antici, del Giordani, e della sorella Ferdinanda; alle istanze del figlio, alle lodi de' dotti, avrebbe potuto riflettere ch'ei facea la parte dell'ostinato, a persistere nel negare a Giacomo il per-