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Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   d'offrirgli un completo mantenimento fuori di Recanati, il prigioniero cominciò a fantasticare un partito estremo; molto più che s'ammalò d'occhi e non potè più studiare (I, 205).
   La famiglia d'altronde era nella impossibilità di mandarlo lontano a sue spese. Proprio quell'anno 1819, Monaldo tolse ad imprestito a Roma due mila scudi all' 8 %. E Adelaide fece vendere pure a Roma ciò che le rimaneva di gioie pel valore di oltre mille scudi. Per cui, in queste difficili circostanze, il padre era costretto ad opporsi ai desideri del figlio, anzi a classificarli stravaganze e voglie pazze e intollerabili „.
   Era il tempo che le sue Canzoni cominciavano a circolare, e quanti coltivavano in cuore, compresso dai governi tirannici, l'amor di patria, lette che l'ebbero, non poterono non rallegrarsi che un giovane di così belle speranze sposasse la causa loro. Carbonari o affini, educati alle tradizioni classiche, con una tinta di romanticismo, credendo che le scrivesse per loro, o fosse uno dei loro (III, 431), gli si diressero a gara incitandolo a proseguirà.
   Monaldo, che se non apparteneva alla lega sanfedista, sorta per contrapporsi alla liberale, partecipava di quelle idee retrograde, credette vedere il mal seme insinuato nel campo domestico e reputò dovere di coscienza intercettare quella corrispondenza, per lui empia, che giungeva a Recanati.
   4. — Il figlio, non potendo e non volendo più vivere in questa caverna (I, 57), e trovandosi chiusa ogni altra via per uscirne, alla fine di luglio si risolse di tentare disperatamente e alla cieca la sorte (I, 208).
   Il 29 luglio, chiesto al conte Saverio Broglio a Macerata il passaporto (I, 200), preparò due lettere di congedo, una pel fratello e l'altra pel padre, ai quali si prometteva lasciarle, perchè le avessero trovate dopo