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mandi relativi all'apertura, alla condotta e alla cessazione del fuoco, nonché nella più scrupolosa osservanza delle norme d'impiego dell'arma durante il tiro.
I precetti seguenti riassumono i doveri del soldato relativi all'esecuzione del fuoco: tutti i militari devono conoscerli e costantemente osservarli fin dal tempo di pace:
1° Iniziare il fuoco nolo quando venga ordinato e cessarlo non appena ne sia dato il comando od il segnale;
2° Regolare con precisione Valzo, puntare con la massima cura e non far partire il colpo, se non quando si abbia la certezza di raggiungere l'obiettivo;
3° Impiegare le munizioni con la massima parsimonia, perchè nel combattimento il soldato può fare sicuro assegnamento solo sulle cartucce che ha con se.
La disciplina del fuoco è frutto di una sana educazione morale, di una solida istruzione tecnica e, sopra tutto, dell'ascendente che i capi devono essere in grado di esercitare durante il combattimento e in qualsiasi contingenza.
3. Modalità esecutive. — Progressione dell'addestramento (per tutte le armi): a) tiro preparatorio (per le solo armi automatiche); b) tiro di addestramento (numero vario di legioni); c) tiro di classificazione (2 lezioni); tiro di esercizio.
I tiri di cui alle lettere a), b), c), sono compiuti dai nuovi giunti alle armi; il tiro di esercizio dai soli militari della classe anziana ì quali ripetono — nel ciclo estivo — i tiri di addestramento e di classificazione.
4. Valutazione dei punti; —- Bersaglio n. I:
4 punti nella circonferenza minore;
3 punti in quella intermedia;
2 punti in quella esterna;
1 punto nel resto del cartellone; più un punto per ogni colpo messo nel cartellone.
Bersagli n. 2 e 5:
3 punti nella sagoma;
1 punto nel resto del cartellone; più un punto per ogni colpo messo nel cartellone.