ALLEATI E NEMICI
Li' Italia dal '15 al '3o.
Dal punto di vista del pittoresco eroico o del giuoco diplomatico, la storia italiana dal 1815 a' 1830 non è così simpatica ed eccitante come quella, ad esempio, che va dal '30 al '48. Si presta meno a fare delle vignette poetiche e delle tirate eloquenti ed è più povera di romanzi e di avventure guerresche. Ma in compenso, per colui che studia la storia dei popoli sopra documenti più intimi e perciò più importanti che non sianole relazioni delle bravate patriottiche e delle battaglie campali, i quindici anni della vita intellettuale e sopratutto morale d'Italia che un geniale storico francese, Giuliano Litchaire, ha cercato di ricostruire in un libro recente (1), sono assai più densi di avvenimenti spirituali e più decisivi per la storia interna del nostro risorgimento di quelli che li seguirono.
In ogni formazione o biologica o storica il problema più misterioso e nello stesso tempo più fecondo di resultati quando si riesce a risolverlo è quello delle origini. In quale momento e per quali circostanze e per quali fattori una specie acquista caratteri nuovi o una società nuovi ideali e nuove abitudini ? La trasformazione potrà avvenire più o meno rapidamente o più o meno distintamente, ma è assolutamente necessario, in ogni modo, che il periodo di crisi da cui esce la nuova specie o la nuova nazione sia attentamente seguito e analizzato se vogliamo comprendere quali sono stati i fattori davvero fattivi e per prevedere con una certa precisione quale sarà lo svolgimento prossimo di questa nuova formazione.
(1) JULIEN I.UCHAIRE — Essai sur l'evolution intellect nelle de /'Italie de 181S à 1S30 — Paris, Hachette, 1906.