schermaglia shakespeariana
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mare lontano, e il garrito delle bandiere versicolori, e il ricordo di generazioni di guerrieri, sui ponti delle navi e sui campi di battaglia silenziosi e superbi ; di secoli di conquiste ne' monumenti del molteplice dominio ratificate e simboleggiate ; di vitali e fantastiche imagini nella memoria personale ed ereditaria integrate e quasi direi per questa completa compressione inconsciamente assimilate e accumulate. Io non ho citato che la Tempesta e una suggestione individuale : ma è soprattutto in questa virtù di suggestione che sta per lo spirito anglosassone il valore e la bellezza pel drama shakespeariano.
E tuttociò come si traduce per chi non sa ? Per chi non sa l'Inghilterra teologica e feudataria, scolastica e guerriera, marinara e conquistatrice ? Per chi non conosce le isole fantastiche e gli strani cieli, le torri e le abbazzie, la luce siderale sull' insigne Tamigi o le scogliere di Cornovaglia irte sul mare ?
Purtroppo ex officio son colpevole anch' io troppo spesso di un deplorevole sacrilegio : traduco Dante in inglese, e lo comento in inglese, e quotidianamente alla grande ombra ne chiamo mercede a misericordia : ma se Dio vuole lo penso in italiano. Così potrei — potrò magari — tradurre Shakespeare in italiano, ma per singoiar grazia delle sorte io almeno lo posso pensare in inglese. E in inglese mi ostinerò a pensarlo, e a pensarlo intraducibile nel suo vero valore. Perchè oltre all'impressione ereditaria e soggettiva.... Ma questo perchè sarebbe troppo lungo ; e del resto è letterario. Preferisco far punto qui, eziandio per la buona ragione che seguitando a parlare di Shakespeare probabilmente finirei in inglese anche l'articolo : in un inglese, per attrazione di argomento e di topografia, tra lo shakespeariano e il rooseveltiz-zato. E allora, degli anglofili d'Italia, quanti capirebbero?
La Compiuta Donzella.
Hamilton, isole Bermudi, aprile 1907.