Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

Pagina (237/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (237/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   II. NUOVO u l'ENSIKKO AMERICANO »
   21 I
   stretta personalità ordinaria prodotto da uno sforzo di volontà o da condizioni esterne speciali (come nei casi accennati di comunione con la natura), ma occorre una trasformazione permanente.
   Oltre alle condizioni psichiche le quali più direttamente ostacolano lo sviluppo e 1' azione della volontà, (cioè, come ho ricordata, le preoccupazioni, la fretta, la paura) dobbiamo gradualmente eliminare da noi stessi gli altri stati che turbano l'equilibrio, la limpidezza e l'ampiezza della coscienza col rivolgerla all'esterno <¦ col limitarla entro una stretta cerchia di prepotenti immagini mentali. A questi stati appartengono tutte le passioni quali l'odio-Pira, l'ambizione personale, la gelosia, ecc.
   Ma questo annientamento delle passioni ha un significato ed un fine molto differenti e più vasti di quelli che vi sogliono annetterei moralisti tradizionali o che vi annettevano gli antichi Stoici. Il « Nuovo Pensiero » non incita a raggiungere l'abolizione del sentimento e quindi uno stato di gelida insensibilità. Esso afferma invece che il sentimento è una grande forza ; che, come ogni altra forza, può essere benefico o dannoso secondo 1' uso fattone ; che il sentimento, se è lasciato come il solito in balia alle influenze esterne, esercita spesso su di noi un'azione distruttiva, se è invece intelligentemente diretto, costituisce uno strumento indispensabile al raggiungimento dei più alti stati di coscienza.
   Ma 1' uso che ne dobbiamo fare è completamente diverso da quello ordinario. Come ben dice A. Cuktis :
   a II nostro lavoro consiste nel cambiare l'associazionc ordinaria fra emozione e personalità in un'associazione spirituale Ira emozione e Verità. Noi dobbiamo ritirare il nostro sentimento d.'i poli del piacere e dispiacere fra i quali è ora spezzato e fonderlo in un' unica aspirazione concentrata verso il Principio in noi i i j.
   È chiaro quindi che l'annichilimento delle passioni le quali limitano la nostra coscienza e soggiogano la nostra volontà non < 1' ultimo fine, ma è solo la necessaria preparazione a più alti scopi-Insieme ad essa c'è un lavoro positivo verso un indefinito allargamento ed intensificazione della nostra coscienza.
   E in esso ha una parte importantissima il sentimento. Anch'-qui il metodo usato è la concentrazione, ma un genere di concentrazione differente, più complesso di quello descritto per lo sviluppo della volontà.
   Qui volontà e sentimento devono venir insieme concentrati
   i) The New Mysticism. London, i. l'. ioi.