IL NUOVO n PENSIERO AMERICANO » 205
I libri americani insistono continuamente sulla necessità di liberarsi da questi tre principali nemici, prima di poter aspirare ad ottenere i grandi risultati promessi dalla concentrazione, ed a questo scopo propongono molti esercizi che non è il caso di riprodurre in questo scritto d'informazione ma che consistono essenzialmente : i) Gli uni nella ripetizione regolare e metodica di frasi dinamogene ; nella concentrazione su affermazioni di potenza, di coraggio, di energia ; nell'enunciazione vibrata della fede nelle possibilità infinite della propria volontà, ecc. : 2) Gli altri, più difficili e che richiedono già un certo esercizio, nel formare una netta e vivace immagine mentale, di sè stessi spogli dal difetto contro il quale si lotta e dotati della qualità opposta (l'immagine deve essere il più possibile concreta e precisa ; bisogna proprio vedere sè stesso agire, parlare ecc. nelle condizioni desiderate).
In questi esercizi si nota chiaramente un'applicazione pratica generale del ivill io believe ; ma c'è di più, c'è uno sviluppo importantissimo di questa teoria che gli scrittori americani, fedeli al loro atteggiamento, non definiscono mai teoricamente, e che io chiamerei « will to believe and to be ». Infatti in quegli esercizi non c'è solo l'applicazione della volontà di credere una cosa come mezzo per raggiungerla, ma c'è senz'altro l'applicazione diretta del principio della volontà di essere in condizioni differenti, di possedere delle qualità che ci mancano, come mezzo di arrivare ad essere veramente nel modo desiderato. Volendo riportare ad un principio unico ancor più generale questi due principi, si può dire che essi si basano sull'affermazione dell' influenza reale, dell'azione pratica effettiva delle immagini mentali, dei pensieri. Questa affermazione si trova spesso nel « Nuovo Pensiero »; il Prentice Mulford soprattutto la ripete continuamente ed ha dato a parecchi suoi scritti per motto : « Thoughts are Things » — « i pensieri sono cose n; in altri scrittori poi si trova spesso ripetuto l'ammonimento che : « As a man thinketh, so is he ». — « Come un uomo pensa, così egli è ».
II.
Ora che abbiamo veduto quali strumenti e metodi psicologici possano servire per la trasformazione interna di noi stessi, passiamo a considerare in che cosa consista secondo il' « Nuovo Pensiero » lo sviluppo e il perfezionamento individuale, quale sia il fine ultimo al quale dobbiamo tendere. Qui si presenta l'importantissimo lato mistico del « Nuovo Pensiero ».