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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PITTORI li SCULTORI SACRI
   193
   Visitando l'Egitto, Nestor L' Hòte — uno dei compagni di Champollion, mediocre disegnatore — non può sfuggire alla solita meraviglia dinanzi ai monumenti delle prime dinastie. « Una tale perfezione di lavoro in « un'opera sì antica — scrive egli ad un amico — conferii! ma questa osservazione, che più si rimonta nell'anti-« chità verso l'origine dell'arte egiziana, e più i prodotti « di quest'arte son perfetti : come se il genio di questo « popolo, contrariamente a quello degli altri, formato si « fosse tutto ad un tratto ».
   Sebbene con un po' più di perspicacia che i suddetti professori, anche costui — che pur avrebbe dovuto essere un artista — considerava, come si vede, il fatto della perfezione primitiva come un fenomeno isolato e proprio soltanto al genio egiziano.
   Mentre dovrebbe da tutti esser stabilito come norma assoluta, che più un popolo è nuovo e « ignorante » più é atto ad avvicinare ed a conoscere la verità nuda, che è il segreto dell'universo ; e che non arriveremo mai più a vedere questa verità se non rinnegando ogni ragione e rifacendoci liberi in queste nativa « ignoranza ».
   L'Arte egiziana è l'Arte sacra per eccellenza, almeno allasua origine. Oltre che quest'arte non è che la corporiz-zazione di una profondissima fede, essa non cerca mai di carezzare gli istinti bestiali della razza con lusinghe di belletti e di drapperie ; ma di scoprire e di offrire all'anima, l'anima delle cose con la rozza franchezza del genio. Ad altri i cenci e i lustri dell'eloquenza e della ciarlanate-ria ; qui non si vuol che nutrir l'anima col pane degli angioli e conversare spiritualmente con lo spirito del fedele.
   Contrariamente all'arte di Grecia, di Roma, della Rinascenza e del diciottesimo secolo francese, l'arte egiziana non è antica e profana ; non serve le corti, nè il lusso, ma Dio e l'anima della razza. E divina e « popolare ».
   Se 1' egiziano obbedisce al re è perchè lo considera come il rappresentante di Dio in terra, come un figlio di