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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PITTORI li SCULTORI SACRI
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   dell' ospite invisibile, bisognava che il caro spirito immortale non fosse più. condannato a vagolare, eterno e imponderabile, lnngo i muri e sui tetti delle case cittadine, per i luoghi solitari, nè fra l'ombre dei giardini notturni ; o travolto dal vento e dal turbine rotolare senza riposo fra cielo e terra, per i piani sterminati del deserto e lungo la riva del mare. Bisognava che trovasse pure un luogo dove dormire e ristorarsi e conversare con i suoi famigliari e amici, e soprattutto bisognava che il Ka ritrovasse un corpo, fatto a somiglianza dell'antico, che l'accogliesse, lo rivestisse e gli desse ancora l'illusione di non esser cambiato in nulla, di abitare ancora il dolce e mutevole mondo pieno di tiepidezza, di colori e di suoni.
   Anzi per prevenire ogni circostanza avversa, non un sol corpo doveva ritrovare lo spirito randagio, ma molti, formati delle più durabili materie, perchè ognun d'essi potesse resistere meglio dell'altro agli assalti della morte sterminatrice.
   Ecco perchè la tomba fu in Egitto il maggiore e il più sontuoso monumento, — più ricco e più magnifico del Tempio stesso e del palazzo dei Faraoni ; — dove gli ingenui discendenti dei morti versavano le più preziose lacrime, le offerte più opulenti, i capolavori dell'arte, i ricordi e le preghiere.
   Isignori Perrot e Chipiez, che hanno scritto un grossis-simo libro sull'arte meravigliosa di questo popolo tutto anima, parlando appunto del gran numero di statue che gli antichi egiziani ponevano nella tomba del defunto assicurano il lettore che « se la fotografia fosse stata inventata « al tempo di Menés, i fotografi avrebbero fatto fortuna in « Egitto. Non è forse la loro arte — esclamano — che « garantisce la più perfetta rassomiglianza? Si sarebbero « messe nella tomba a dozzine le cartoline-ritratti del de-« funto. In mancanza di meglio — continuano — ci si con-« tentò di copiare nel legno o nella pietra la figura di colui « che la persistenza di questa effige doveva aiutare a « lottare contro l'annientamento ».