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LEONARDO
I.
Arte Egizia.
L'arte egiziana è una parola di vita uscita dalla bocca del sepolcro. Come il fiume Nilo scendeva dal Cielo — secondo la fantasia degli antichissimi preti d'Egitto — così l'arte egiziana .scaturisce dal seno stesso della Divinità. Il miracolo della creazione s'è rinnovato nei piani infiammati di Menfi e di Tebe. Lo spirito di Dio si muoveva sulle acque — dice il Libro — : qui lo Spirito di Dio si contorceva da migliaia d'anni nelle viscere della terra arida e rovente aspettando che la fede degli uomini operasse il prodigio della sua liberazione. Settecento-settantasettemila cuori di monarchi, di pontefici, di saggi, di scribi e di purificatori, inzuppati di sapienza, di mistero, di amore e di poesia, erano scesi mutamente nella tomba per ingrassare e fecondare il terreno nel quale doveva germinare e sbocciare l'arte egiziana come un severo fiore di morte.
Nè la fede dei figli ingannò l'attesa dei padri defunti.
L'amor filiale e la pietà delle primitive generazioni d'Egitto non potevano a lungo rassegnarsi al pensiero affliggente di un annientamento completo, di una sparizione eterna di tante anime magne. Dopo i primi tormentosi smarrimenti fra le ruine di antiche credenze, confuse oramai e scolorite, l'idea del Ka, Doppio, Ombra del morto, che dopo l'ultimo fiato si liberava dal corpo inerte e gelido per continuare, sotto altra forma, a vivere e muoversi nei luoghi prediletti, per le dimore avite, fra i dolenti congiunti, si presentò come la più santa certezza riaccendendo la speranza e il coraggio nel petto dei giovani e delle spose.
Una volta che una tal fede veniva a placar l'anima di ognuno, bisognava pensare e provvedere ai bisogni