Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LEONARDO
   dell'Arte non puù esser meglio rappresentata emblematicamente che da uno che corra in un circolo, affrettandosi verso il punto dal quale si allontana,
   Il fine dell'Arte è di rivelare e celebrare la perpetua infanzia dell'universo e di reintegrar l'anima per vie misteriose nell'infinita uniformità del tutto, vale a dire di ricondurla in seno a Dio. L'Universo, come l'uomo, non è mai stato creato : fu sempre quello che è e quello che sarà. L'opera della creazione non fu che una « autorivelazione », un rendersi conto, un accorgersi di sè stesso, un sussulto di sorpresa dello Spirito che si riconobbe ; e tutto non fa che nascere e realizzarsi continuamente.
   Di ora in ora, di minuto in minuto, di attimo in attimo, il mondo si riconosce e si ri-cela. Ogni volta che i nostri sensi percepiscono un nuovo aspetto o una nuova qualità delle cose apparenti, noi creiamo, o meglio, riconosciamo quelle cose che pure furon cosi eternamente. Gli uomini che noi diciamo primitivi conobbero molti caratteri interiori delle cose che ci sono nascosti.
   Le denominazioni scientifiche, i Calcoli utilitari, la letteratura, le arti corrotte e soprattutto l'abitudine hanno annebbiato, affumicato, ottenebrato la Natura ; l'hanno mascherata, avviluppata, impastranata di falsità e di menzogna. Le più semplici cose sono state imprigionate in una corteccia di pregiudizi ; sì che l'uomo non può più avvicinarsi ad esse col cuore ingenuo, e conoscerle e amarle nella loro essenza e conversare con loro. Solamente l'Artista, il bambino ignaro e gli animali possono ancora vedere l'universo. Ma il bambino e l'animale sono muti, non posseggono il Verbo, la Volontà creatrice lo Stile. All' Artista dunque è comandato di essere profeta e di rivelare agli uomini quello che da soli non potrebbero ormai più scorgere.
   Ma per operare il miracolo bisogna che l'Artista si spogli di ogni malizia, bisogna che trasgredisca a ogni regola, a ogni concordato, bisogna che si faccia libero ;